Patto di maggioranza può saltare, Morselli al fronte critico: “Basta con tatticismi di basso profilo”

 
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Il capogruppo di "Un'Altra Gela" Giuseppe Morselli

Gela. Il blitz politico degli alleati, probabilmente i fedelissimi del sindaco non se lo aspettavano, almeno con la consistenza emersa ieri sera in aula consiliare. Dem, “Una Buona Idea”, forzisti ed esponenti del “Popolo della famiglia” e di “Impegno Comune” non c’erano al momento del voto sulla mozione che avrebbe dovuto impegnare la giunta ad inserire nel piano triennale delle opere pubbliche i lavori nella zona della scuola “Solito”, compreso un parcheggio. Proposta avanzata dalla commissione consiliare urbanistica, presieduta da Giuseppe Morselli, capogruppo di “Un’Altra Gela”, lista di riferimento dell’avvocato Greco. Un’assenza strategica, probabilmente per marcare le distanze dal sindaco che vuole rafforzare la sua componente politica nella nuova giunta. Gli alleati del fronte critico l’hanno avvistato, a cominciare dalle segreterie di Pd e Forza Italia. Morselli, però, dopo quanto detto ieri sera in aula, un altro messaggio lo invia ai compagni “arcobaleno” ma anche all’opposizione. Il clima è sempre più teso. “Ritengo che quanto accaduto ieri sera in consiglio comunale sia molto grave. Quando il consiglio non riesce ad autodeterminarsi su atti prodotti dallo stesso – dice – il senso del ruolo di consigliere viene meno. I giochetti di partito o di opposizione a tutti i costi prevalgono in sfregio all’istituzione consiliare”. La mozione è caduta, anche perché non ha convinto su diversi punti. Il capogruppo di “Un’Altra Gela”, ieri sera, ha parlato di “strumentalizzazione”.

L’opposizione ha fatto blocco contro la mozione e le possibili anomalie, anche rispetto a quanto previsto nel piano regolatore generale. Morselli, però, sembra guardare soprattutto tra le fila di una maggioranza, che teoricamente sarebbe di ferro. Ieri, però, segreterie di partito e riferimenti delle liste di maggioranza hanno divorziato per qualche ora da Greco e dai suoi sponsor politici. “Mi auguro che il tutti contro tutti non abbia a verificarsi più per quegli atti che appartengono al consiglio e al lavoro delle commissioni – conclude – e che nulla c’entrano con tatticismi di basso profilo. Altrimenti, sarà una débacle da cui nessuno si salverà. Nella mozione c’è il pieno rispetto del piano regolatore generale”. Il fronte critico vuole mettere alle strette il sindaco, che vorrebbe chiudere una giunta-bis, forse senza una vera concertazione politica.

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