Paura per vaccini AstraZeneca, aumento delle disdette: Gnoffo, “fidatevi della scienza”

 
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Gela. Il caso dell’insegnante trentottenne colpita da un’emorragia cerebrale, alcuni giorni dopo la somministrazione della prima dose del vaccino anti-Covid AstraZeneca, e le verifiche in corso anche a livello nazionale, hanno fatto aumenntare la paura, in città. Tanti utenti, già prenotati per il vaccino, l’hanno disdetto. Una situazione che preoccupa l’assessore Nadia Gnoffo, che aveva preannunciato l’intenzione di richiedere una copertura totale sul personale scolastico. “In queste giornate di dubbi e di ansia, il mio primo pensiero va alla giovane insegnante gelese che sta lottando in un letto di ospedale. Il mio augurio più grande è che possa presto tornare a riabbracciare la propria famiglia. Adesso è compito dei medici e della magistratura scoprire se la sua condizione sia legata alla somministrazione del vaccino. Ad oggi, non è stata dimostrata alcuna correlazione, ma è giusto che si vada a fondo per fare luce su ogni singolo dubbio che questa vicenda può sollevare. Da donna delle istituzioni, però, non posso che manifestare la mia preoccupazione per l’improvviso picco delle disdette da parte di chi doveva sottoporsi a vaccino in questi giorni. Avere paura è umano – dice l’assessore – e legittimo, ma abbiamo il dovere di fidarci della scienza. Al momento, non è stato provato alcun nesso di causalità tra i vaccini e i presunti gravi effetti collaterali. Le statistiche sul numero complessivo di vaccini somministrati, anzi, sono confortanti”.

Per Gnoffo è fondamentale vaccinarsi, anche per superare prima possibile il contagio. “Il vaccino, in questa fase, è l’unica arma che abbiamo per combattere e sconfiggere questo Virus che ci ha rubato le vite. Vaccinarsi oggi è un atto d’amore verso la comunità e tutti abbiamo il dovere di farlo – continua – sconfiggendo le nostre paure e fidandoci unicamente di ciò che la scienza ci dice. Io stessa mi vaccinerò, appena arriverà il mio turno, e il mio appello va a tutti i cittadini affinchè facciano lo stesso. Solo con la vaccinazione di massa riusciremo ad uscire da questo tunnel”. Sabato, i carabinieri hanno acquisito atti sulla vicenda dell’insegnante trentottenne.

3 Commenti

  1. Infatti la furbizia sta nel fatto di consigliarlo… Dire che non è obbligatorio.. Ma se muori l’unico responsabile sei tu. Perché alla fine nessuno ti dirà che ti ha obbligato…. Che lo mettano per iscritto e poi si vede se succede qualcosa e iniziamo a chiedere i rimborsi per i danni da vaccino obbligatorio…

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