Paziente di psichiatria morì, quattro imputati dal gup: chiesta perizia

 
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Gela. Sarà il gup, Roberto Riggio, ad esprimersi, anche su un’eventuale perizia. La richiesta è stata avanzata dalle difese dei quattro imputati, accusati di aver avuto responsabilità nel decesso di una trentenne, morta quattro anni fa, dopo essere stata in cura nel reparto di psichiatria dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. I legali dei coinvolti, inoltre, hanno optato per una richiesta di giudizio abbreviato. Le posizioni, quindi, verranno valutate, senza arrivare al dibattimento. Furono i familiari della donna, compreso il marito, a sollevare dubbi su possibili omissioni, da parte di medici e operatori. In base alle ricostruzioni condotte dai pm della procura, avrebbero trascurato la situazione clinica della giovane donna, che successivamente perse la vita, anche a seguito delle conseguenze di possibili “encefalopatie gravi” e “tetraparesi spastica”. Non sarebbero stati effettuati accertamenti diagnostici urgenti. Sono davanti al gup del tribunale, per risponderne, Rita Zinna, Alessia Zuccaro, Domenica Romano e Matteo Mazzariol.

I familiari della donna avevano già avanzato richiesta per costituirsi parti civili, assisti dai legali Francesco Enia e Lia Comandatore. I magistrati della procura contestano l’omicidio colposo. La morte della paziente diede inizio ad accertamenti investigativi. In aula, si tornerà ad aprile. Tutti gli imputati hanno sempre escluso anomalie o l’eventuale sottovalutazione del quadro clinico della paziente, che poi morì. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Antonio Gagliano, Rocco Guarnaccia, Vincenzo Tito e Giuseppe Tito.

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