Paziente positivo transitato dal Pronto soccorso, l’accesso covid-19 era occupato

 
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Gela. Il paziente positivo al covid-19 è transitato in ospedale dal Pronto soccorso. L’uomo, ricoverato nei locali della Medicina, al suo arrivo sarebbe stato colto da una insufficienza respiratoria e l’accesso riservato ai casi sospetti era occupato da un’altra emergenza. I sanitari sarebbero stati costretti ad ignorare l’accesso dedicato ai sospetti covid-19, per soccorrere l’uomo di 56 anni arrivato in ospedale tramite un’ambulanza del 118 poche ore dopo il transito del giovane di 32 anni ricoverato in Terapia intensiva all’ospedale Maggiore di Modica.

Era stato il manager dell’Asp di Caltanissetta, in quest’ultima circostanza, a dare garanzie sulla sicurezza del Pronto soccorso parlando di avvenuta disinfezione del percorso fatto dalla madre. “Il paziente non è entrato al triage del Pronto soccorso – aveva detto Luciano Fiorella, direttore del presidio ospedaliero – dove invece è transitata la mamma che ha chiesto informazioni su cosa fare per il figlio che lamentava problemi vascolari. Appena saputo del risultato del test è stato sanificato, a scopo precauzionale, il percorso fatto dalla madre”. Nessuna indiscrezione, invece, è stata ancora resa nota sulle contromisure avviate dopo l’accesso del paziente di 56 anni attualmente ricoverato in una stanza isolata del centro covid-19, ricavato, per gestire l’emergenza coronavirus, nei locali liberati dell’unità operativa di Medicina. Erano state le sigle sindacali del comparto sanità a chiedere alla direzione strategica dell’Asp cl2 di adottare tutte le contromisure a tutela del personale sanitario dell’ospedale “Vittorio Emanuele”, contestando il percorso dedicato allestito per il costruendo centro covid-19. Anche il sindaco Lucio Greco aveva criticato la gestione sanitaria evidenziando “ritardi nei lavori di completamento dell’unità di Malattie infettive” prima di ipotizzare che “l’ospedale non è preparato a fronteggiare un picco di contagi da coronavirus”. Da allora è stato attivato il laboratorio di lettura tamponi lasciando congelato il contestatissimo percorso dedicato che ieri avrebbe mostrato evidenti falle.

2 Commenti

  1. A Milano un ospedale in 10 giorni a gela dopo 2 mesi di emergenza non riescono a realizzare un percorso dentro la struttura.

  2. fateci capire bene…noi cittadini dobbiamo fare delle denunce per far rispettare un minimo di sicurezza?perche’ se il problema e’ quello non ci stiamo nulla a segnalare a chi di dovere cio’ che accade in questo specie di ospedale…se dobbiamo far diventare nazionale anche questa cosa e farci commiserare da tutti anche per questa cosa negativa.

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