Pd davanti al dopo Di Cristina: domani assemblea, i dem pronti a costruire anche in città

 
0
Di Cristina durante un intervento in assemblea

Gela. Il Pd provinciale apre una fase di vera e propria transizione. Domani, l’assemblea dem torna a riunirsi e sarà l’ultima con in carica il segretario Peppe Di Cristina. Aveva già deciso di lasciare lo scorso anno, al termine della corsa per le regionali, che l’ha visto in lizza fino alla fine, anche se il seggio è andato ai meloniani di Fratelli d’Italia. Le sue dimissioni sono già state accettate. In settimana, l’attuale presidente dell’assemblea provinciale Annalisa Petitto ha annunciato la rinuncia alle cariche di partito, “per dedicarsi solo a Caltanissetta”. In città, il gruppo dem si è “pesato” con le mozioni nazionali e il voto degli iscritti ha premiato, a sorpresa, l’ex ministro Paolo De Micheli (sostenuta da Di Cristina e dal consigliere comunale Gaetano Orlando). Dietro si sono piazzati i due big, Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, a loro volta appoggiati da dirigenti del partito locale. Il vicesegretario Licia Abela ha voluto fortemente stare con la Schlein mentre una parte dello zoccolo duro democratico si è schierato con Bonaccini. Il dopo Di Cristina, a livello provinciale, è ancora tutto da scrivere. Pare che si possa andare verso una segreteria che traghetti il partito, almeno in questa fase. Potrebbe essere il sindaco di Montedoro, Renzo Bufalino, a mettersi sulle spalle quest’onere, in un periodo che sarà di ricostruzione ma con scadenze comunque importanti, anche a livello elettorale. In città, sono già tanti i movimenti per il dopo-Greco, anche se l’avvocato ha chiesto a tutte le forze di dare anzitutto priorità all’attuale crisi finanziaria del municipio. I dem si sono tenuti lontani, al momento, dal tentativo di strutturare un primo nucleo progressista, che si sta muovendo intorno al Movimento cinquestelle e ad alcune forze civiche. Fino a quando non si chiarirà il quadro complessivo dei rapporti tra grillini e dem, anche in città sarà difficile raggiungere una conformazione definitiva dell’area progressista. Il segretario cittadino Guido Siragusa è ritenuto un “comandante” sul quale fare affidamento, anche nella prospettiva della costruzione delle alleanze per le amministrative. Di Cristina avrà comunque un ruolo e l’essersi schierato con De Micheli, ottenendo il successo, conferma che ha voluto lanciare un segnale a tutti all’interno del partito. Non rimarrà dietro le quinte, questo è scontato. In provincia, le mozioni di Bonaccini e Schlein vanno per la maggiore ma il dato di Gela ha portato fieno in cascina all’ex ministro e a chi la sta sostenendo: si potrebbe andare verso un dato superiore al venti per cento.

Schlein e Bonaccini, come da pronostico, sarebbero oltre il trenta per cento. Chiaramente, la decisione di Petitto lascia vuota la presidenza dell’assemblea provinciale, una casella da riempiere. Siragusa, nelle scorse settimane, ha spiegato che per la successione a Di Cristina anche il partito cittadino ha “nomi da spendere”. I dem vogliono ripartire in attesa di capire quali equilibri si struttureranno a livello nazionale. Il gruppo cittadino non intende tirare i remi in barca, convinto invece di poter costruire un’alternativa di centrosinistra all’attuale amministrazione Greco, dalla quale ha definitivamente preso le distanze ormai da tempo.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here