Pd e veleni, i renziani si vogliono autosospendere e Arancio ribatte: “Le regole del congresso erano note a tutti”

 
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Gela. Tra richieste d’intervento indirizzate agli organi di garanzia del partito, autosospensioni e denunce di possibili dati falsati, si aprono nuove maglie all’interno del Partito Democratico cittadino.

“Le regole già esistevano”. Nelle scorse ore, il segretario del circolo Gela Città Giuseppe Licata è stato piuttosto chiaro. “Questo congresso, con queste regole – ha detto – non ci interessa. Se vogliono eleggere un segretario con i dati fermi al 2012, lo facciano pure. Ci sono problemi della città molto più importanti”. La presa di posizione di Licata arriva dopo quella di altri renziani come l’ex sindaco Angelo Fasulo e l’attuale consigliere comunale Giuseppe Ventura. Rappresentano, in sostanza, un’area politica che, a questo punto, potrebbe decidere di non partecipare al congresso. “Anzitutto – ribatte invece il deputato regionale Giuseppe Arancio – vorrei precisare che non si tratta di una lamentela arrivata da tutti i tesserati del circolo Gela Città ma solo da alcuni esponenti. La polemica sui numeri e sulle regole del congresso? Si tratta di un regolamento risalente allo scorso anno. Si sapeva già quali sarebbero state le regole. Queste prese di posizione mediatiche lasciano il tempo che trovano. Potevamo tranquillamente sederci tutti intorno ad un tavolo e trovare una soluzione piuttosto che danneggiare ulteriormente il partito”.

“Ci sono gli organi di garanzia…”. Il deputato all’Ars, quindi, manda un chiaro messaggio ai suoi compagni di partito. “C’è chi vuole autosospendersi? Lo faccia tranquillamente – continua Arancio – esistono organi di garanzia del partito che prenderanno tutte le decisioni del caso”. Mentre Licata e gli altri esponenti del circolo Gela Città hanno scritto agli organi di garanzia del Pd, soffermandosi anche sul recente caso del cambio di capogruppo, Arancio conferma la volontà di trattare con le altre correnti. “Stiamo facendo di tutto – ammette – per arrivare ad una maggiore distensione nei rapporti interni. Purtroppo, ci troviamo spesso davanti a chi cerca di agire in maniera del tutto slegata dal partito”. Negli ambienti democratici, inoltre, starebbe circolando un’altra nota, questa volta scritta dagli esponenti della stessa area del deputato Arancio, pronta per essere inviata proprio ai garanti del partito.

Cirignotta, Gulizzi e Carfì contro le posizioni di Licata. Dalle posizioni assunte da Giuseppe Licata e da altri esponenti dell’area renziana, però, prendono le distanze tre iscritti proprio al circolo Gela Città. Il capogruppo Pd Vincenzo Cirignotta, il consigliere uscente Giacomo Gulizzi e Luciana Carfì confermano la partecipazione al congresso. “Il congresso è un momento di confronto e dovrebbe servire sia a rilanciare il Pd dopo la sconfitta elettorale sia a dare risposte certe alla comunità gelese afflitta da ansie e preoccupazioni – scrivono – trasformare il congresso in una continua diatriba non ci interessa, ci interessa invece partecipare al congresso per rendere il Pd un partito vivo e dinamico ed essere luogo di incontri e di partecipazione democratica. La città si aspetta una risposta di alto profilo politico e noi siamo convinti che il partito tutto con questo congresso sarà all’altezza di fornirla. Con L’augurio che cessino queste insensate polemiche perché alle polemiche preferiamo il dibattito congressuale, ci aspettiamo da tutti un contributo di collaborazione”. I tre esponenti del Pd rappresentano circa 130 iscritti al circolo Gela Città.

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