Pd, Fi e i fedelissimi…Greco ha le spalle coperte dalla maggioranza e in città le emergenze non finiscono mai

 
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Tra emergenze in città e qualche malumore politico Greco può contare su una maggioranza di "ferro"

Gela. La giunta del sindaco Lucio Greco vira verso il terzo mese di governo della città e le emergenze, dai rifiuti alla carenza idrica, non sono mancate. L’avvocato ha le spalle ben protette da una maggioranza, praticamente di ferro. In consiglio comunale, ad eccezione del passo falso sul gruppo di lavoro per il porto rifugio (poi “riparato”), non si sono registrati scivoloni. E’ anche vero che, ad oggi, in aula non sono arrivati atti di peso. L’opposizione, numericamente risicata, cerca di tenere il passo, anche se i rapporti di forza sono piuttosto sbilanciati. Mentre il sindaco e i suoi tentano di arrivare a qualche soluzione definitiva per falle amministrative ultradecennali (rifiuti e emergenze idriche rientrano nel novero delle incompiute di sempre), qualche alleato si è fatto sentire. A rompere il silenzio, platealmente, sono stati ex assessori della giunta Messinese, come Francesco Salinitro e Flavio Di Francesco, adesso confluiti nel movimento “Siciliani verso la costituente”. Nelle stesse ore della sfuriata di Greco contro i vertici di Caltaqua, accusati di scarsa efficienza negli interventi per il ripristino di un guasto che ha messo in ginocchio le forniture in mezza città, i sicilianisti hanno parlato di “difficoltà di dialogo e di confronto con un sindaco giusto per risolvere i problemi della città e per l’attuazione di un programma condiviso” e ancora di “gravi errori di approccio per la sua attuazione”. Lamentele politiche che arrivano da chi, nel gruppo “civico”, ha tenuto a battesimo la candidatura a primo cittadino di Greco. Risposte ufficiali non ne sono ancora arrivate, anche perché sindaco e assessori hanno seguito passo dopo passo l’emergenza idrica. Prima ancora dell’avviso dei “civici”, c’erano state parole non proprio tenere volate tra l’assessore ai servizi sociali Nadia Gnoffo e il consigliere del Popolo della Famiglia (che appoggia la maggioranza) Valeria Caci, a sua volta ex esponente della giunta Messinese. Sono emerse vedute del tutto differenti sulla gestione del servizio di trasporto disabili. All’assessore Gnoffo non sono piaciute le prese di posizione del consigliere Caci, presidente della commissione affari sociali (che si era detta pronta ad accompagnare i disabili al centro Aias di Caltagirone con la propria auto). L’assessore forzista, dopo la ripresa del servizio, ha parlato di “strumentalizzazioni”. Insomma, l’alleanza che appoggia Greco è di ferro, anche se forse sarà necessario qualche chiarimento prima di andare avanti.

Il sindaco, come era stato abbondantemente anticipato al momento del giuramento degli assessori, pare più che intenzionato a sfruttare la legge regionale che gli consente di avere in squadra altri due componenti. Si fanno i nomi di Cristian Malluzzo, sponsorizzato da “Un’Altra Gela” (la lista del sindaco), e di Giuseppe Licata, già nel gruppo “civico” che ha scelto di dare il via libera alla corsa elettorale del primo cittadino. I due nuovi innesti dovrebbero servire a chiudere il cerchio politico, anche se probabilmente qualche scontento ci sarà. Una cosa è ormai piuttosto evidente, il sindaco può contare sull’appoggio incondizionato di Forza Italia (con il deputato regionale Michele Mancuso) e del Pd. I partiti “ufficiali” della coalizione, al momento, si stanno rivelando alleati più che fedeli. Sono rappresentati in giunta (Nadia Gnoffo per i forzisti e Grazia Robilatte in quota dem) e fino ad ora non hanno mai mancato di battere la presenza a sostegno del sindaco, che per il resto può contare su un gruppo di fedelissimi, sempre pronto a difendere la causa, soprattutto in consiglio comunale. La presenza nell’alleanza dei referenti locali di Musumeci, gli ha assicurato qualche porta aperta in più a Palermo, dove il presidente l’ha già più volte ricevuto. Forzisti e dem, sia a livello siciliano che a Roma, si trovano ad affrontare fasi di rinnovamento interno e nei prossimi mesi si capirà meglio se il nuovo corso confermerà la scelta locale fatta alle amministrative di aprile, con il supporto ad un’alleanza “arcobaleno”, diventata quasi un caso politico nazionale durante la campagna elettorale. Per ora, Greco pare avere problemi solo di abbondanza, in una città che deve fare i conti con carenze e bisogni di ogni tipo.

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