Pd non rinuncia a intese ampie, Morselli: "No a civismo mascherato...programma condiviso"
Gela. L’ipotesi di un fronte ampio, in vista delle amministrative di fine aprile, non è del tutto tramontata tra le fila del Pd locale. Il segretario cittadino Peppe Di Cristina sta tentando di chiude...
Gela. L’ipotesi di un fronte ampio, in vista delle amministrative di fine aprile, non è del tutto tramontata tra le fila del Pd locale. Il segretario cittadino Peppe Di Cristina sta tentando di chiudere intese che possano andare in questa direzione e a rilanciare il dialogo oltre gli schieramenti è anche l’ex consigliere comunale Romina Morselli. “Un candidato a sindaco e la sua squadra si costruiscono, o meglio si dovrebbero costruire – dice – attraverso un percorso di aggregazione, di condivisione ampia, di dialogo tra i partiti e i movimenti civici, quelli veri, con un programma che miri alla realizzazione di scopi collettivi. Questa è l’unica strada percorribile”. Ad oggi, però, l’elenco dei “papabili” a sindaco si allunga sempre di più e il fronte ampio appare una soluzione di difficile attuazione. “Chi si è autocandidato abbia il coraggio di immettere la sua generosa disponibilità in un progetto più ampio per la città – prosegue – che possa incidere veramente in un tessuto economico e sociale locale in gravissime difficoltà”. L’appello della dem arriva in una fase nella quale lo stesso Pd deve ancora capire quale potrà essere la propria collocazione elettorale. I “civici” hanno deciso di affidare la corsa alle amministrative all’avvocato Lucio Greco, che è stato individuato come candidato a sindaco del gruppo. Sullo sfondo, però, proseguono le interlocuzioni e di altri candidati ce ne sono diversi.
Per Morselli, invece, sarebbe necessario un passo indietro, nell’ottica di un’intesa allargata. “Oggi, prendiamo atto di un asfittico panorama politico locale – conclude – nel quale prevalgono i personalismi e le ambizioni spropositate. Una sorta di civismo mascherato e confuso. L’auspicio invece è che nei prossimi giorni i leader politici locali si facciano promotori di confronti per arrivare ad un piano programmatico condiviso, con al centro non i singoli nomi ma i temi. Se ci saranno ancora i tempi, non escludo neanche le primarie di coalizione”. Le intese elettorali sono ancora tutte da costruire, nonostante alcune candidature già ufficiali, e anche i dem potrebbero rientrare in un patto più ampio, sempre che ci siano le condizioni per costruirlo.
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