Peppe Di Dio lascia. “Il mio tempo in politica è finito, giusto farmi da parte e appoggiare i giovani”

 
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Gela.  Lascia la politica. Accetta il risultato delle urne e decide di farsi da parte. Con maturità e serenità. Senza polemiche e veleni. Peppe Di Dio annuncia a Radio BellaFm la sua scelta, 48 ore dopo il risultato delle elezioni.  Conferma che lascerà liberi gli elettori di votare chi vorranno al ballottaggio ma la notizia è quella dell’abbandono della scena politica da leader. “Pensato di aver dato tanto – dice –  Credo sia l’ultima esperienza in politica. Seguirò da vicino i miei collaboratori. Il tempo di lasciare arriva per tutti e io credo di aver concluso il mio tempo in politica. Spazio ai giovani. Tornerò a fare il dipendente al petrolchimico”.

Le accuse. “Hanno detto di tutto su di me. Che mi sarei ritirato, che ho un incarico pronto a Palermo, che potrei fare il vice sindaco di Fasulo, che Lumia e Crocetta avevano un accordo con me. In campagna elettorale ci sta tutto. Lo capisco. Ma io sono andato avanti lo stesso da solo e con i miei amici”.

Il ballottaggio. “Abbiamo iniziato a parlare con gli altri dirigenti, con i collaboratori. Venerdì avremo un’altra riunione. Noi non faremo alleanze nè con Fasulo nè con il Movimento 5 Stelle. Su punti programmatici potremmo trovare una convergenza ma non entreremo in giunta, nè avremo posti di sottogoverno. Io non sono il capo, deciderà il quadro dirigente”.

Elettori liberi. “So già cosa decideranno. Lasceremo liberi i nostri elettori. C’è una massa di elettori che crede in Peppe Di Dio e nel nostro programma. Il progetto però non c’è più. Io dico di scegliere coerentemente. Il mio giudizio su Fasulo è negativo. Lo confermo. I 5 Stelle rappresentano il cambiamento. Condivido tante cose del loro movimento, meno altre ma rappresentano il cambiamento. Attenzione però. Anche di Fasulo dissero 5 anni fa che era il nuovo e Speziale il vecchio. Ora il nuovo è Messinese e Fasulo il vecchio. Ai miei elettori dico fate un esame di coscienza. Siete liberi di fare quello che ritenete più opportuno.  Queste dono due candidature in antitesi.  Rappresentano due mondi politici diversi. Noi una scelta politica la faremo ma non condizioneremo i nostri elettori”. 

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