Per i cantieri del polo Agroverde demolita l’ex aviosuperficie, il Comune deve pagare 212 mila euro: la giunta si oppone

 
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L'inaugurazione del cantiere del polo mai realizzato

Gela. Un decreto ingiuntivo da 212 mila euro notificato nelle scorse settimane non solo agli uffici del municipio ma anche sui tavoli della cooperativa Agroverde. L’occupazione delle aree. Tutto si lega all’occupazione dell’area dell’ex aviosuperficie dell’associazione Airone, tra le contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio. Per far posto ai cantieri del polo fotovoltaico, progetto da oltre tre anni fermo al palo, vennero demolite le strutture dell’aviosuperficie, utilizzata spesso per i voli degli ultraleggeri. L’amministrazione comunale, davanti alle richieste di pagamento arrivate dai responsabili dell’associazione, mai indennizzati, ha dato via libera all’opposizione. E’ stato incaricato un legale che, appunto, si opporrà al decreto ingiuntivo ottenuto dall’associazione sportiva, rappresentata in giudizio dall’avvocato Grazia Giannone. A questo punto, quindi, la vicenda del polo fotovoltaico, almeno sulla carta più esteso d’Europa, finirà nuovamente davanti ai giudici civili. Già da tempo, infatti, diversi proprietari delle aree occupate per l’avvio dei cantieri hanno deciso di avviare azioni di risarcimento e amministrative, nel tentativo di ottenere indennizzi mai finora percepiti.  

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