Per la centrale di Dittaino gli alberi tagliati a Comunelli e Cimia: “Siamo pronti a presentare un esposto”

 
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Gela. “Andando avanti di questo passo, presenteremo un esposto in procura. Il taglio massivo di alberi sia a Comunelli che a Cimia non ci convince”. Gli alberi tagliati per la centrale ennese. Gli esponenti locali di Legambiente chiedono chiarezza davanti alle operazioni di taglio che, da diverse settimane, stanno interessando le due aree boschive. Si tratta di attività autorizzate con l’obiettivo di fornire biomasse alla centrale ennese di Dittaino, di proprietà della Sper spa, un gruppo composto dalle società RWE, Fri-El e Infrastrutture e Gestioni. “Quì – spiega il presidente locale di Legambiente Pietro Lorefice – non è in gioco una questione di autorizzazioni quanto, invece, il meccanismo massivo di taglio. Parliamo di aree boschive che vennero create nei pressi di bacini artificiali come Cimia e Comunelli con l’obiettivo di evitare conseguenze sul fronte geologico e non solo. Sono aree che prevengono il rischio di smottamento. Adesso, invece, si sta tagliando per quadranti, facendo venire meno essenze molto importanti come gli eucalipti e i pini”. Stando alle informazioni acquisite proprio da Legambiente, le operazioni di taglio starebbero andando avanti non solo nell’area di Comunelli ma anche a Cimia. “Abbiamo molti dubbi su queste attività – conclude – credo proprio che ci rivolgeremo alla procura, eventualmente con il supporto dei nostri referenti regionali”.

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