Perchè Romano ha lasciato la Ghelas? Parla l’ex a.d. Robilatte, “i conti sono in regola…non tutti sanno gestire le aziende”

 
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Gela. Una scelta personale, i conti ballerini dell’azienda oppure, più semplicemente, il dimissionario Vincenzo Romano è stato, con garbo, accompagnato alla porta dal sindaco Domenico Messinese

e dal suo vice Simone Siciliano, gli stessi che lo avevano voluto alla guida della Ghelas?

“Credo che Romano sapesse che tipo di situazione finanziaria avrebbe trovato”. Una cosa è certa, sono tante le ipotesi che si sono susseguite dopo l’inatteso “basta” arrivato proprio dal manager di fiducia dell’amministrazione comunale. Ufficialmente, Vincenzo Romano ha rassegnato le dimissioni per ragioni personali, legati alla sua attività professionale. Non mancano, però, voci che lo danno lontano dalla Ghelas a causa di numeri di bilancio non certo da azienda modello. Ma qual è, veramente, lo stato di salute finanziaria di una municipalizzata, da decenni specchio degli umori politici locali? “Forse, qualcuno non ha capito che guidare la Ghelas non è assolutamente semplice – dice l’ex presidente Giuseppe Robilatte – si ritiene che possa essere gestita dal primo che passa, ma così non è. Escludo che Vincenzo Romano abbia lasciato per via dei conti. Credo, sapesse perfettamente che tipo di situazione avrebbe trovato. Io ho preso una società che faceva veramente fatica a reggere finanziariamente e ho cercato di risanarla. Prima delle mie dimissioni, è stato anche firmato un accordo con l’amministrazione comunale. Ottantamila euro, ogni tre mesi, per rientrare dal debito che il municipio deve coprire proprio nei confronti di Ghelas. La società deve ancora ricevere circa due milioni e mezzo di euro dal Comune. Peraltro, gli ottantamila euro trimestrali sarebbero serviti per il tfr dei lavoratori”. Insomma, Robilatte, che venne scelto dall’allora giunta del sindaco Angelo Fasulo, conferma le difficoltà nei conti, ma esclude l’esistenza di un irreparabile sbilanciamento. “Ho scelto di lasciare prima della scadenza del contratto – continua – perché non volevo essere un peso per un’amministrazione comunale che aveva altri programmi e, soprattutto, aveva già scelto un proprio uomo di fiducia. Volevo agevolare il passaggio verso la nuova guida. Forse, Romano si è trovato in difficoltà nel gestire i dipendenti e le tante attività che devono essere svolte dalla Ghelas. Se non si ha esperienza in aziende con tanti dipendenti, può capitare di andare in enorme difficoltà gestionale. Ovviamente, è solo un’ipotesi, dato che non mi interesso più di questa società, ma penso solo alla mia attività lavorativa”. Adesso, si attende l’erede di Romano.

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