“Perse l’appalto e lo Stato deve risarcirlo”: Il caso di un imprenditore locale

 
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Gela. Le difficoltà economiche attraversate dalla sua azienda sono state causate, tra le altre cose, dallo Stato. I magistrati del consiglio di giustizia amministrativa di Palermo, così, hanno messo la parola fine al braccio di ferro

intrapreso dall’azienda locale Sogresal, gestita dall’imprenditore Salvatore Greco, con i funzionari dell’assessorato regionale delle infrastrutture e della mobilità e con quelli del comune palermitano di Marineo.
In sostanza, in base a ciò che è stato deciso dai magistrati amministrativi, l’impresa del gruppo Greco sarebbe stata ingiustamente esclusa da una gara d’appalto, bandita dagli operatori dell’ufficio regionale preposto, senza ricevere il risarcimento già riconosciutogli nelle aule di tribunale.
Una somma superiore ai centomila euro. Al centro del contendere, l’appalto per l’effettuazione di una serie d’interventi di adeguamento sismico nel comune di Marineo.
“Le amministrazioni – si legge nel testo della sentenza pronunciata dai giudici palermitani – nonostante l’ampio lasso di tempo trascorso, non hanno provveduto a dare esecuzione alla suddetta sentenza”.
Un giudizio netto che lascia poche possibilità sia ai funzionari regionali che a quelli del comune palermitano. I giudici del Cga, però, vanno anche oltre: addebitando agli enti pubblici la responsabilità delle difficoltà economiche attraversate dalla società gestita dall’imprenditore Salvatore Greco.
La diatriba legale si è protratta per oltre tre anni. “I mancati pagamenti – continua la sentenza – hanno posto la ricorrente in uno stato di grave disagio economico, acuito dalla drammatica crisi finanziaria”.
In sostanza, i magistrati amministrativi ammettono che il rifiuto da parte dei dirigenti regionali e di quelli comunali di versare quanto dovuto al gruppo Greco ha indebolito i conti dell’azienda che, in effetti, ha attraversato periodi di evidente difficoltà.
Adesso, in base alla sentenza emessa dal Cga, le amministrazioni avranno sessanta giorni di tempo per adempiere al debito contratto con la Sogresal e con i suoi responsabili. Inoltre, sia l’assessorato che il comune sono stati condannati al pagamento delle spese del procedimento giudiziario.
Si chiude così, almeno per il momento, la diatriba apertasi oltre tre anni fa a conclusione di una gara d’appalto che fece molto discutere.
Fin dal primo momento i responsabili di Sogresal contestarono i criteri utilizzati per la scelta dell’esecutore dei lavori di consolidamento.

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