Pestato a sangue fuori da un locale per un “like” su Instagram, acquisite cartelle cliniche del ferito

 
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Gela. Gli investigatori hanno acquisito le cartelle cliniche di un giovane, pestato a sangue lo scorso maggio all’esterno di un locale, sul lungomare Federico II di Svevia. Le indagini proseguono e l’aggressore è stato individuato. In base a quanto emerso finora, si sarebbe trattato di una sorta di “vendetta”. L’indagato non avrebbe gradito il “like” del giovane sulla foto di una ragazza, postata su Instagram. La vittima dell’aggressione sarebbe stato attirato fuori dal locale, dopo aver ricevuto alcuni messaggi. In pochi istanti, avrebbe subito pugni e ginocchiate al volto, finendo a terra. E’ stato costretto a raggiungere l’ospedale “Vittorio Emanuele”, dove i medici gli hanno prestato le prime cure, disponendo una prognosi di trenta giorni, a causa di profonde ferite. Assistito dall’avvocato Joseph Donegani, dopo il pestaggio ha deciso di denunciare l’accaduto, rivolgendosi alle forze dell’ordine. L’aggressore (un coetaneo) è stato identificato dopo pochi giorni, anche se non sono state emesse misure nei suoi confronti.

Adesso, è sottoposto ad indagine e anche attraverso le cartelle cliniche della vittima gli inquirenti cercheranno di ricostruire la dinamica di quanto accaduto. I primi accertamenti sono stati avviati dai carabinieri, che hanno sentito il ferito. Pare che non abbia avuto possibilità di difendersi. Sarebbe stato subito colpito, dopo essere uscito dal locale.

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