“Pet coke demonizzato e politica assente”, Scrivano in campo con il Patto Civico

 
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Gela. Non ha pronunciato espressamente il suo stesso nome ma Bartolo Scrivano si candida a rappresentare, nella corsa alla poltrona di primo cittadino, il neo laboratorio politico, così l’hanno definito, ribattezzato Patto civico per Gela.

Il Patto lancia la corsa a sindaco. Il commercialista l’ha tenuto a battesimo durante una riunione appositamente aperta a eventuali sostenitori. Nelle prime file, mancava l’attuale politica impegnata tra i corridoi di Palazzo di Città, ad eccezione di una brevissima comparsata dell’esponente di Articolo 4 Giuseppe Di Dio. Ad ascoltare Scrivano, però, c’era l’ex assessore comunale Paolo Cafà, l’esponente di Italia dei Valori Fabrizio Morello, quello di Forza Italia Enzo Pepe e il rappresentane locale dei club Forza Silvio Ignazio Russo. “Noi lanciamo la corsa a sindaco di questa città – ha detto lo stesso Scrivano – la lotta bisogna comunque farla, indipendentemente dal risultato”. Gli esponenti del Patto Civico si definiscono “né di destra né di sinistra” ma non hanno risparmiato critiche verso l’amministrazione davanti al caso Eni e non solo.

“Pet coke demonizzato” e l’immagine di Mattei. Scrivano ha voluto parlare con alle sue spalle l’immagine di Enrico Mattei. “Demonizzando il pet coke – ha spiegato Scrivano – è stato steso un tappeto rosso ad Eni, invitando l’azienda a lasciare la città. Qualcuno, crede veramente alla raffinazione green? Mi pare un progetto piuttosto campato in aria”.

Il programma e l’aprtura ai magistrati. Il professionista non ha mancato di esporre alcuni punti di un possibile programma volto a prendere Palazzo di Città. Sedute di consiglio e di giunta in streaming, bandi pubblici per qualsiasi incarico anche nelle società partecipate, un regolamento sul gioco d’azzardo, una parte degli utili ricavati dagli istituti di credito presenti in città da utilizzare per il territorio, bilancio partecipato e atti di giunta, a scadenza mensile, presentati direttamente ai magistrati della procura. “Ci dovrà essere la massima trasparenza – ha precisato – non ci interessano amministrazioni comunali come quella attuale che si sono dimostrate vere macedonie mal riuscite”.

“Si facciano da parte”. A sostengo di Scrivano si sono schierati Maurizio Cirignotta, già protagonista del movimento pro polo oncologico, il dottor Salvatore Cianciolo e l’ingegnere Orazio Samparisi che hanno preso la parola durante la riunione. Più che un laboratorio politico di nuova costituzione, il gruppo a fianco di Scrivano appare come una vera e propria lista civica pronta a competere e a schierarsi con altr liste dello stesso tipo. “E’ ora che chi ha amministrato – ha concluso il professionista – si faccia da parte”. Le bordate maggiori sono arrivate sul caso Eni e sulla gestione di tanti servizi essenziali, da quello idrico a quello di raccolta dei rifiuti. Una politica assente, stando a Scrivano, che ha permesso la chiusura di tanti impianti della fabbrica Eni, con in testa quelli per la produzione delle plastiche. Non a caso, nel periodo della protesta degli autotrasportatori del settore, Scrivano ha rappresentato molte loro istanze partecipando attivamente come responsabile di uno dei consorzi impegnati in quest’attività per conto della multinazionale Eni. Il Patto Civico si è presentato e Scrivano dovrebbe essere il candidato scelto da sostenere in vista dei prossimi mesi.

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