Piano contro Timpanelli, sentenza annullata per assicuratore: procura in Cassazione

 
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La droga venne appositamente piazzata nel passaruote della vettura di Timpanelli

Gela. Condannato in primo grado a quattro anni di reclusione, con l’accusa di calunnia ai danni dell’insegnante Domenico Timpanelli, a luglio i giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno annullato la decisione emessa nei confronti dell’assicuratore Vincenzo Acciaro. Ora, saranno i giudici di Cassazione a pronunciarsi. La procura generale ha avanzato ricorso ai magistrati romani. Una vicenda che scaturisce dal tentativo di incastrare lo stesso Timpanelli, anni fa arrestato con l’accusa di possesso di circa un chilo di hashish. I magistrati arrivarono poi alla conclusione che la droga fosse stata piazzata nel passaruote della sua vettura, solo con l’obiettivo di farlo arrestare. Sarebbe stato vittima di un piano per screditarlo. L’insegnante attendeva la restituzione di circa 250 mila euro da parte dell’assicuratore. La droga, secondo le ricostruzioni dei pm, sarebbe stata collocata appositamente, così da far scattare l’arresto. Nella vicenda, è spuntata la figura del faccendiere siracusano Biagio Tribulato, in contatto con Acciaro e con un ufficiale della guardia di finanza.

La difesa di Acciaro, sostenuta dall’avvocato Fabrizio Ferrara, in appello ha ottenuto l’annullamento della decisione di condanna (con rinvio degli atti al “giudice naturale”), spiegando che la sentenza di primo grado era stata emessa da un giudice diverso rispetto a quello che aveva istruito il dibattimento e senza rispettare i criteri previsti dalla norma processuale in materia. Il legale di Timpanelli, l’avvocato Vicenzo Ricotta, ma anche la procura generale, contestano la decisione d’appello, ritenendola lontana dai fatti intanto ricostruiti. I giudici di Cassazione dovranno pronunciarsi sul ricorso. I pm della procura di Gela, intanto, avrebbero avviato nuove indagini sull’ufficiale della guardia di finanza, che durante il periodo di comando a Gela aveva avuto rapporti diretti e telefonici sia con Acciaro che con Tribulato. Si ipotizzerebbe anche la rivelazione del segreto d’ufficio.

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