Piano dimensionamento scolastico, la giunta provinciale si sposta a Palermo

 
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Caltanissetta. Oggi capigruppo consiliari e amministratori provinciali insieme a Palermo all’assessorato regionale Pubblica istruzione, con cui è stato fissato un apposito incontro per un confronto sulla problematica del dimensionamento scolastico:

sarà, cioè, verificato  se è tecnicamente possibile revocare e rielaborare la delibera della  Giunta provinciale con cui è stato proposto il nuovo piano di dimensionamento, nel qual caso c’è l’impegno dichiarato dell’esecutivo, di concerto con il Consiglio, di formulare ipotesi che non penalizzino realtà scolastiche già consolidate sul territorio.

E’ stata questa la decisione finale scaturita dal dibattito che il Consiglio provinciale ha dedicato alla problematica, alla presenza di una delegazione di studenti e docenti del liceo scientifico “Vassallo” di Riesi e del sindaco Salvo Buttigè: un dibattito che ha dapprima registrato posizioni differenti, dato che c’è stato chi ha insistito per la revoca, a prescindere, di una delibera ritenuta del tutto sconsiderata, e chi invece ha chiesto dapprima il confronto con Palermo per verificarne l’attuabilità, fermo restando il dover modificare l’orientamento dell’atto; e alla fine, come detto, s’è concordata quest’ultima azione.     

E’ stato Gianfranco Capizzi a invocare fermamente la revoca della delibera, di cui ha rifatto l’iter polemizzando sul fatto che fossero stati dapprima annunciati dall’amministrazione orientamenti poi non osservati, come quello di non privare particolari realtà di grossi comuni, come Riesi,

di istituti autonomi: un’autonomia, quella del “Vassallo”, a rischio per il prossimo anno se non si procederà ad accorparvi un’altra realtà didattica, il tutto in un contesto di forte dispersione scolastica. Capizzi ha pertanto chiesto, a gran voce, di revocare l’atto della Giunta, che – ha detto – consente istituti con oltre mille alunni ed altri in gioco per poche unità, così come di provvedere a sostenere con appositi fondi i nuovi indirizzi scolastici previsti.  

Anche Giuseppe Licata ha ribadito il dover revocare l’atto, con cui – ha detto – è stato fatto sciacallaggio ai danni dell’istituto “Majorana” di Gela, oltre che del “Vassallo”, mentre il dovere politico dell’ex presidente Federico era quello di salvaguardare le scuole sottodimensionate, e invece non ha tenuto conto dell’importanza di alcuni istituti: per cui, necessario un tavolo tecnico immediato tra Provincia e dirigenti scolastici, intervenendo poi presso la Regione, ma a delibera revocata. La situazione complessiva va rivista con grande senso di responsabilità – ha proseguito Alfonso Cirrone Cipolla – addivenendo ad una nuova riorganizzazione per Gela e Riesi, la cui peculiare realtà va attenzionata, il tutto senza mortificare chi negli anni ha raggiunto livelli ottimali di didattica. Anche Enzo Cascino ha convenuto sul dover rivedere la delibera, dando i giusti indirizzi e la dovuta dignità agli istituti interessati.

Il problema non è quello del ritiro dell’atto – ha  poi sottolineato Salvatore D’Arma – ma riattivare l’interlocuzione tra le parti per trovare soluzioni compatibili con le esigenze rappresentate dalle scuole: il Consiglio può e deve fare in questo la sua parte nell’ambito di un tavolo tecnico tra i soggetti interessati, cercando una soluzione razionale con cui confrontarsi infine a Palermo, laddove verrà presa la decisione ultima. Su questo ha convenuto Gaetano Petralia anche perché – ha detto – un eventuale ritiro della delibera dovrà essere motivato dalla Giunta con argomentazioni più che valide. Anche Diego Dell’Uomini ha invitato a non fare forzature, rischiando di peggiorare le cose, e ha preso comunque atto della volontà annunciata dall’esecutivo di riconfrontarsi su tutta la problematica, alla luce delle indicazioni che verranno da Palermo.

L’assessore alla Pubblica istruzione Pietro Milano ha ricordato che la Giunta ha basato il piano di ridimensionamento sulle indicazioni dell’apposita circolare regionale dello scorso ottobre, che ha peraltro dato tempi strettissimi di operatività. Considerati i rilievi mossi a proposito dello smembramento del “Majorana” (ideato per creare un polo professionale), Milano ha assicurato comunque piena disponibilità dell’esecutivo a rivedere il proprio deliberato, se da Palermo diranno che è tecnicamente possibile; in caso negativo, ogni confronto dovrà di conseguenza essere spostato a livello regionale. Anche il vice presidente Calogero Salvaggio ha parlato di massima sensibilità sulla problematica, e di impegno a migliorare l’atto deliberativo laddove venga reso possibile.  

Dopodiché il presidente del consesso Michele Mancuso s’è immediatamente attivato per contattare l’assessorato regionale e fissare il predetto incontro, perché è proprio a Palermo – ha  rimarcato – che si deciderà ogni cosa, giacché la Giunta provinciale ha solo il compito di proporre il piano di dimensionamento: di fatto – ha detto rivolto ai ragazzi – il Consiglio rimarrà sempre vigile su questa problematica. Esaurito il dibattito, il consesso ha poi proceduto ad approvare la salvaguardia degli equilibri di bilancio.

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