Picchiava l’ex moglie e la minacciava, chiesto rinvio a giudizio per un trentottenne

 
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Gela. Per la procura, come chiesto ieri dal pm Luigi Lo Valvo davanti al gup, va rinviato a giudizio. Un trentottenne è accusato di maltrattamenti e violenze ai danni della ex moglie. I fatti avrebbero avuto inizio già dal 2016, con una serie di episodi, poi raccontati dalla donna, che alla fine decise di interrompere la relazione. Situazioni che si sarebbero ripetute anche in presenza del piccolo figlio. Secondo le accuse, l’uomo avrebbe in più occasioni rinchiuso la consorte all’interno di una stanza della loro abitazione, trattenendola per ore. Era lui a decidere quando riaprire la porta. Ci sarebbero state minacce dopo la fine del rapporto. Pedinamenti e messaggi minatori, sono al centro delle contestazioni mosse nei confronti del trentottenne, per il quale ieri è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio, sostenuta anche dal legale di parte civile, nell’interesse della donna, l’avvocato Rosario Prudenti.

L’ex sarebbe stata picchiata. La difesa, invece, sostenuta dall’avvocato Antonio Gagliano, ha del tutto escluso la sussistenza di comportamenti violenti dell’imputato, parlando di normali dissidi tra coniugi, che non sarebbero sfociati nelle condotte descritte invece dall’accusa.

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