Pitbull feriti, in città di nuovo l’ombra dei combattimenti clandestini

 
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Uno dei cani ferito

Gela. L’ultimo ritrovamento, appena qualche giorni fa. Un pit bull maschio, con profonde ferite alla testa e al corpo, trovato per strada grazie all’intervento dei volontari e prelevato dalla Dog Village, la ditta che si occupa dei randagi per conto del Comune.
Il cane adesso sta bene, è stato curato e affidato al canile di Caltanissetta. Ma prima di questo caso sono diversi i cani di grossa taglia, spesso pitbull per l’appunto, trovati abbandonati nelle periferie cittadine, spesso feriti, il più delle volte denutriti.
Una serie di ritrovamenti che ha messo sul chi vive il settore Ambiente del Comune. Il forte sospetto è che stia tornando in voga, dopo anni di silenzio la spregevole abitudine dei combattimenti clandestini tra cani.
Una orribile consuetudine, molto in voga alla fine degli anni 90 e nei primi anni del 2000, quando era uno dei business preferiti della criminalità organizzata. Poi a seguito di diversi blitz delle forze dell’ordine la malavita perse interesse nell’affare e di combattimenti non si parlò per un po’.
Ora sembra che questa triste moda stia in qualche modo riprendendo piede, alimentata da piccoli criminali che ci guadagnerebbero attraverso un giro di scommesse.
Altro segnale della recrudescenza del fenomeno potrebbe essere legato alla scomparsa di parecchi cani padronali o di randagi spariti dalle strade. Cani di cui, misteriosamente, si perdono le tracce e che sembrano scappati dai giardini di casa. Spesso sono meticci, bestiole senza valore economico, per cui non si è portati a pensare che possano essere stati rapiti. I padroni credono che si siano smarriti, li cercano invano per settimane, mesi. E invece si perdono nel nulla, risucchiati da una specie di buco nero e che, presumibilmente, finiscono vittime di un massacro che si consuma, in silenzio. Malgrado l’intervento costante di cattura dei randagi (ben 132 in questi otto mesi del 2020) c’è il sospetto che questi cani vengano utilizzati come “cavie” per gli allenamenti dei pitbull.
Sarebbero note anche le zone della città dove potrebbero svolgersi questi combattimenti.

Sono spesso aperte campagne o capannoni in disuso: a nord di Settefarine in un’area vicina all’ex sede del mercato settimanale e nei pressi di una chiesa evangelica ed in via Generale Cascino, nella zona dell’ex mattatoio. Qualche mese fa anche la Ghelas segnalò la presenza di una presunta arena abusiva nel piano interrato del parcheggio di Caposoprano abbandonato da anni.
Una pratica deprecabile che vede gli animali sottoposti a torture indicibili, ecco perché il settore ambiente ha già inviato un rapporto dettagliato alla Procura della Repubblica e alle Forze dell’Ordine affinchè venga fatta luce sulla vicenda.
Dal Comune intanto segnalano l’incremento delle adozioni di cani dal canile. Solo negli ultimi quattro mesi sono 73 le adozioni andate a buon fine, grazie alla collaborazione sinergica con le associazioni animaliste locali.

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