Pnrr e nuove strutture sanitarie in città, Cgil: “E’ necessario un confronto con Asp”

 
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Il segretario confederale Cgil Rosanna Moncada

Gela. Un incontro, urgente, con la direzione generale di Asp. I sindacalisti della Cgil Rosanna Moncada e Angelo Polizzi vogliono avere riscontri sui potenziali investimenti, che tramite i fondi del Pnrr dovrebbero consentire la realizzazione di nuove strutture sanitarie sul territorio. Ieri, il sindaco Lucio Greco ha presentato un piano per un nuovo polo sanitario, a Macchitella, con una casa di comunità, un ospedale di comunità e una centrale operativa territoriale. “Riteniamo fondamentale chiedere un incontro alla direzione generale Asp di Caltanissetta in merito al piano sanitario regionale legato agli investimenti del Pnrr, Missione 6 Ospedali di comunità, Case di comunità e Centrali operative territoriali, presentato il 2 febbraio dall’assessore regionale Razza alle organizzazioni sindacali – spiegano – l’individuazione dei criteri di allocazione delle strutture presenti nel piano deve essere più trasparente possibile e va socializzata e condivisa con i territori. Per la nostra provincia ciò è fondamentale considerato che abbiamo fin da subito evidenziato una disattenzione nei confronti dell’ospedale di Gela e del servizio sanitario sul territorio a causa della totale assenza delle strutture, ospedale di comunità, casa di comunità e centrale operativa territoriale, che dovrebbero sostenere e fornire l’assistenza appropriata per pazienti acuti, cronici e per la riabilitazione necessaria per un inserimento sociale adeguato”.

Il sindacato vuole chiedere garanzie anche per il personale. “Va evidenziata e ribadita, inoltre, la stabilizzazione dell’attuale personale sanitario, nonché la necessità degli interventi in merito alla forza lavoro che dovrà prestare servizio presso le nuove strutture ospedaliere considerato che la pianta organica approvata non prevede il personale che dovrà prestare servizio nelle future strutture. Non può pertanto assolutamente sfuggire l’importanza della questione e la necessità di avviare un confronto tra le parti sociali e cogliere l’opportunità di fornire un adeguato servizio sanitario alle nostre comunità”, concludono.

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