“Pochi pastori dettano legge nelle campagne”, Legname: “Riferiremo tutto al questore”

 
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Gela. Terreni strappati ai proprietari e veri e propri “atti di terrorismo” ai danni degli operatori del settore. Accade questo nelle campagne locali, ad opera di un manipolo di pastori che detta legge. Lo segnale il presidente dell’antiracket locale Salvino Legname. “Veniamo a conoscenza di una situazione gravissima, che avviene da tanti anni nelle campagne locali. Interi territori scippati con prepotenza irrefrenabile a molti cittadini – dice Legname – che perennemente subiscono minacce ed azioni di terrorismo da parte di pastori criminali e pericolosi, che si sono impossessati delle loro terre. Sistematicamente vengono vandalizzate e bruciate. Un territorio che sembra un far west, dove chi si lamenta, si ritrova anche con la casa bruciata e dove branchi di cani feroci allevati a proposito, tentano di azzannare impedendo ai proprietari di accedere nelle loro terre e nelle loro case di campagna”.

Oggi, Legname e i vertici dell’antiracket locale incontrano il questore di Caltanissetta. “Riferiremo che la città ha bisogno di tanta attenzione da parte delle istituzioni e che noi siamo totalmente a disposizione di tutte le forze dell’ordine che operano nel nostro amato territorio e che la nostra collaborazione è totale, affinché la città e i paesi limitrofi vengano liberati dalle tante piaghe criminali, che ancora opprimono i nostri territori”, conclude Legname.

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