Poliambulatorio, il macchinario è guasto: esame di spirometria sospeso da un anno

 
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Gela. “Non posso monitorare un tumore benigno perché il macchinario dell’unità di Pneumologia dell’Asp è guasto dal 2015”.

E’ questa la denuncia di Antonio Lauretta, 55 anni, insegnante della scuola primaria “Antonietta Aldisio” e portavoce della sezione locale “Fratelli d’Italia”. Il suo appello segue quello lanciato da Gaetano Passanisi, presidente dell’associazione “Io non mollo”, che ha dovuto fare i conti con lo stato di abbandono del bagno per disabili del Centro di salute mentale di via Madonna del Rosario, appartenente all’Asp cl2.

Sono queste le segnalazioni scaturite, quasi con un effetto domino, dal sit-in di protesta avviato all’ingresso dell’ospedale dal sindaco Domenico Messinese, che (probabilmente) per avere alzato la voce si è guadagnato una querela da parte del manager dell’Asp, Carmelo Iacono. Il primo cittadino lamenta un immobilismo da parte del governo regionale che fa capo a Rosario Crocetta, che si traduce in disservizi per carenza di personale, tagli ai servizi e ridimensionamento di alcuni reparti in ospedale. L’ultimo, in ordine di cronaca, segnalato da Lauretta, colpisce ancora una volta il Distretto sanitario. Con precisione, il Poliambulatorio di via Butera, dove per un guasto al macchinario in dotazione all’unità di Penumologia, diretta da Santo Sapienza, sono stati sospesi gli esami di spirometria con diffusione all’alveolo capillare del Co, indispensabili a monitorare malattie come la sarcoidosi.

“La sarcoidosi è un tumore benigno che viene curato con il cortisone – spiega Antonio Lauretta – patologia catalogata tra le malattie rare. L’esame non viene eseguito in città ormai da settembre 2015. Ogni sei mesi dovrei sottopormi all’esame per evitare spiacevoli conseguenze.

Questo esame verrebbe eseguito solo a Caltanissetta. Un operatore del Cup (Centro unico di prenotazione dislocato nella hall dell’ospedale) mi ha liquidato invitandomi ad adoperarmi perché non più di competenza del Poliambulatorio di via Butera. La risposta agghiacciante mi ha spinto a denunciare il disservizio, nell’agosto 2016, direttamente al sindaco Messinese. Ad oggi non ho ancora ricevuto alcuna risposta. Il primo cittadino sostiene di avere inoltrato una lamentela all’Asp di Caltanissetta dove, anche in questo caso, non ha mai provveduto a ripristinare il servizio”.

Secondo Lauretta, portavoce della sezione locali di Fratelli d’Italia “Le mancate attrezzature e assunzioni nel campo sanitario non sono casuali – tuona – Subiamo un attacco legato all’adesione all’area metropolitana di Catania con il referendum confermativo. Vorremmo comprendere il peso politico all’Ars degli onorevoli gelesi Arancio e Federico. Quest’ultimo si è trincerato nel silenzio anche davanti i proclami di Arancio e le bugie del presidente Crocetta. Non parliamo poi dell’assenza della commissione consiliare Sanità”.

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