Pontile inagibile, c’era già un’indagine: dirigenti e funzionari del Comune a processo

 
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Gela. I recenti crolli hanno riportato all’attenzione delle istituzioni locali l’intera vicenda dell’ex pontile sbarcatoio, in attesa di eventuali interventi. Ci sono stati nuovi sopralluoghi e si discute ancora sulle competenze. Un’indagine era già stata avviata dai pm della procura. Alcuni anni fa, venne disposto anche il sequestro della struttura. Attualmente, sono a processo quattro imputati. Sono dirigenti e funzionari comunali.

L’attenzione degli inquirenti si concentrò su presunti mancati interventi e su provvedimenti che non sarebbero stati adottati proprio dal municipio. Così, a processo sono Giovanni Costa, Raffaella Galanti, Santi Nicoletti ed Emanuele Tuccio. Il dibattimento venne aperto lo scorso anno, ma c’è stata la necessità di rinnovare gli atti, visto il cambio di giudice. Attualmente, il procedimento pende davanti al giudice Antonio Fiorenza. I legali di difesa, gli avvocati Giacomo Ventura, Feliciana Ponzio e Rita Calò, hanno ribadito le loro richieste di prova. In aula, si tornerà il prossimo gennaio ed è prevista la testimonianza non solo di militari della capitaneria di porto ma anche di un funzionario regionale. Ancora oggi, non è così chiara l’effettiva distribuzione delle competenze, tra il municipio e la Regione. Gli ultimi crolli hanno riproposto i soliti interrogativi.

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