Pontile sbarcatoio crollato, dirigenti e funzionari dal gup: fissata udienza preliminare

 
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Il crollo si verificò lo scorso anno

Gela. Nel gennaio di un anno fa, crollò un ampio tratto del pontile sbarcatoio. Era già in condizioni al limite e da un punto di vista strutturale aveva subito diversi cedimenti, anche prima di quello definitivo. Per quei fatti, i pm della procura avviarono un’indagine, che a giugno porterà sei, tra funzionari e dirigenti, davanti al gup del tribunale. La contestazione è di crollo colposo. Secondo i magistrati, sia negli uffici del dipartimento regionale ambiente che in quelli dei lavori pubblici, a Palazzo di Città, non sarebbero stati disposti i necessari interventi, per mettere in sicurezza il pontile sbarcatoio. Di recente, il governo regionale ha disposto uno stanziamento finanziario per i lavori di demolizione della storica struttura, sul lungomare. Si è costituito un comitato per salvaguardare il pontile. I militari della guardia di finanza, su delega della procura, avviarono indagini dopo il crollo dello scorso anno. Vennero acquisiti i contenuti di una denuncia, presentata dal presidente dell’associazione “Aria Nuova” Saverio Di Blasi, che più volte segnalò lo stato di degrado strutturale.

Davanti al gup, si presenteranno dirigenti e funzionari comunali, che nel tempo si sono succeduti alla guida del settore lavori pubblici, Raffaella Galanti, Santi Nicoletti ed Emanuele Tuccio. La richiesta di rinvio a giudizio è stata formulata anche per dirigenti regionali, che guidarono il dipartimento ambiente, Aldo Guadagnino, Giuseppe Battaglia e Olimpia Campo. Gli investigatori, nel corso degli accertamenti successivi al crollo, individuarono il deterioramento del calcestruzzo e la corrosione dell’acciaio. Non sarebbero stati effettuati i lavori di consolidamento e messa in sicurezza. Sulle presunte omissioni per il pontile, negli scorsi anni ci fu un’ulteriore indagine, poi arrivata a processo. I sei imputati sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Feliciana Ponzio, Rita Calò, Massimo Blandi, Dario Vecchio e Vincenzo Campo.

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