Pontile sbarcatoio, Regione va avanti: nominato rup per il progetto della demolizione

 
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Il crollo si verificò lo scorso anno

Gela. La Regione va avanti e si ritiene ormai inevitabile la demolizione del pontile sbarcatoio, sempre più in condizioni strutturali precarie. Ci sono stati crolli e cedimenti, con l’interdizione, per evitare possibili conseguenze all’incolumità pubblica. La scorsa settimana, tra gli altri temi, la commissione consiliare urbanistica, presieduta da Vincenzo Casciana, ha toccato proprio la vicenda del pontile, nel confronto con l’assessore regionale Toto Cordaro. Casciana, al termine del lungo colloquio con l’assessore e i dirigenti, ha spiegato che è appunto in itinere il progetto per la demolizione, anche se il governo regionale potrebbe prendere in considerazione altre soluzioni. Dal dipartimento tecnico, però, nelle scorse ore, è arrivato il provvedimento di nomina del responsabile unico del procedimento. Sarà il funzionario Antonino Puglisi ad occuparsi dell’iter del progetto per la demolizione.

L’assessorato regionale delle infrastrutture sta portando avanti tutti gli adempimenti, così poi da arrivare all’affidamento delle attività, che dovrebbero portare all’abbattimento di una struttura storica, ma che nei decenni è rimasta quasi del tutto abbandonata, senza interventi veri di manutenzione, in mancanza di certezze sulla competenza. I pm della procura, così come accaduto per l’ex lido “La Conchiglia” (anche in questo caso la Regione sta portando avanti il progetto di demolizione), hanno avviato indagini sui mancati interventi, con dirigenti e funzionari, comunali e palermitani, che si trovano attualmente a processo. A Palermo, in attesa di capire se potranno esserci risvolti di altro tipo, la strada tracciata per il pontile sbarcatoio è quella della demolizione.

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