Porto rifugio, caratterizzazione scaduta ma Regione nomina funzionario per i rilievi

 
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Gela. La scorsa settimana, nel corso di un vertice in prefettura, si è preso atto che la caratterizzazione delle sabbie del porto rifugio è scaduta. E’ stato superato il termine previsto e la Regione ha chiesto altri otto mesi, per cercare di venire a capo di un iter, praticamente infinito. Il porto rifugio rimane insabbiato e i lavori di dragaggio, già finanziati, non sono mai partiti, al pari di quelli del molo di ponente. Nonostante si debba ricominciare dall’inizio, a Palermo invece va avanti la procedura per i rilievi topo-batimetrici. Gli interventi, proprio nel tentativo di non far scadere la caratterizzazione, erano stati affidati alla ditta “Atlantis”, che in passato se ne era già occupata. Il dirigente generale del dipartimento regionale di protezione civile, Salvatore Cocina, e quello generale dell’Area, Alberto Vecchio (che è rup del progetto per gli interventi al porto rifugio), hanno firmato un provvedimento di nomina del direttore dell’esecuzione del contratto, che dovrebbe monitorare lo svolgimento del servizio dei rilievi topo-batimetrici. A Palermo, scrivono che “in vista della scadenza del piano di caratterizzazione già eseguito necessita provvedere al rinnovo dello stesso e del rilievo topo-batimetrico”.

Alla “Atlantis” erano stati concessi quindici giorni per trasmettere l’esito delle attività e dei rilievi, anche se successivamente, in prefettura, è stato annunciato che il piano di caratterizzazione è scaduto. La determina di nomina del direttore dell’esecuzione del contratto riporta la data odierna.

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