Porto rifugio, nuove integrazioni chieste alla Regione: si richiano ancora tempi lunghi

 
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Gela. L’infinta procedura per i lavori al porto rifugio tutto sembra salvo che conclusa. Il recente parere emesso dall’Ispra e trasmesso al ministero dell’ambiente, sulla carta avrebbe dovuto essere il passaggio finale. Così, però, non sarà. Dal parere, già condizionato, è emersa la richiesta di ulteriori integrazioni. I tecnici del ministero hanno così inoltrato una pec ufficiale agli uffici della Regione, che dovrebbero dare seguito alle integrazioni del progetto, richieste da Ispra. Visti i precedenti, si rischia di incappare in altri mesi di attesa, tra funzionari in smart working e periodo festivo. Il senatore grillino Pietro Lorefice, venuto a conoscenza delle ulteriori integrazioni chieste alla Regione, ha provveduto ad informare la prefettura di Caltanissetta. Perdere altro tempo, significherebbe allontanare ancora di più l’eventuale gara e poi l’avvio del lavori che dovrebbero servire soprattutto a superare l’insabbiamento atavico del porto rifugio. I fondi ci sono, in base all’accordo stipulato anni addietro con Eni.

Il problema sono i tempi degli uffici, che fino ad ora non si sono mai dimostrati così celeri, nonostante il porto rifugio versi in condizioni di estrema emergenza, con i mezzi che non riescono né ad accedere né tantomeno ad uscire dal sito portuale.

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