Porto rifugio, vertice con Aricò: campionamenti ad Ispra, “si vada avanti e basta ritardi”

 
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Aricò con i consiglieri, Catania e Sammito

Gela. I risultati dei campionamenti a breve dovrebbero essere nuovamente trasmessi ad Ispra, che dovrà verificarli e chiudere una procedura infinita, quella per il dragaggio del porto rifugio. E’ uno dei particolari di maggior rilievo emerso durante il confronto tra la commissione consiliare urbanistica, presieduta da Vincenzo Casciana, e l’assessore regionale Alessandro Aricò. A Palermo, oltre a Casciana, c’erano i consiglieri Diego Iaglietti e Gaetano Orlando, componenti della commissione, il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito e il coordinatore cittadino di FdI Salvatore Scuvera. Al tavolo, anche il parlamentare Ars Giuseppe Catania, riferimento dei meloniani locali. “Intendo ringraziare l’assessore Aricò per aver accolto l’invito della commissione urbanistica dando la sua disponibilità e dimostrando la giusta attenzione per il nostro territorio. Riteniamo preziosa e indispensabile la sua competenza professionale. Il consolidamento di rapporti politici a livello nazionale e regionale è ciò di cui la città ha bisogno, soprattutto in questo particolare momento di sofferenza”, spiega Casciana. L’Autorità portuale della Sicilia Occidentale ha ottenuto la gestione del sito e delle altre strutture portuali locali. Il progetto per il dragaggio ha tutti gli ok ma manca la caratterizzazione, che deve avere l’assenso di Ispra. Era stata chiusa ma i tempi lunghi hanno portato a farla scadere. Quella in corso è una procedura bis. Casciana parla di “responsabilità” dietro all’infinito iter. “Abbiamo posto l’accento sulla situazione attuale del porto rifugio, insabbiato, che è un’offesa e deve essere immediatamente dragato per il fondale, ormai ridotto a meno di un metro dal continuo accumulo di sabbia. Una gravissima responsabilità legata ai ritardi che negli anni si sono accumulati – aggiunge il presidente della commissione – e che hanno causato ad oggi la  mancata  realizzazione dell’allungamento del  braccio. La prima novità emersa è che entro poche settimane la società di studio ambientale a cui sono state affidate le analisi dei campioni in mare,  suddivise in  lotti, provvederà ad inviare all’Ispra una relazione sulla caratterizzazione già effettuata, quindi con i relativi campionamenti e le analisi fisiche ed ecotossicologiche, così da procedere ad un aggiornamento delle procedure sui fondali e sulle sabbie del sito portuale. L’Ispra, in un paio di mesi, potrà determinare quali lotti dovranno finire in discarica. Delle spese se ne farà carico l’Autorità portuale, con i necessari investimenti. Sarebbe lo step finale prima di avviare la gara per il dragaggio e l’allungamento del molo di ponente”. Una gara attesa da anni mentre poche settimane fa un’altra imbarcazione ha subito danni enormi entrando all’interno del sito portuale. Ci saranno ulteriori aggiornamenti, con almeno un altro incontro già fissato.

Il tavolo tenutosi a Palermo

“Un confronto che  proseguirà con gli opportuni  approfondimenti avendo già fissato la data per il mese di maggio, con un prossimo incontro in presenza dell’assessore Aricò, che fin da subito ha dato la massima disponibilità a cercare insieme soluzioni e proposte operative sull’argomento. Viviamo momenti complicati e occorre fare sistema per risolvere i problemi della comunità  ricercando una sinergia con la Regione sui principali temi – aggiunge Casciana – mettiamo insieme la volontà e gli strumenti di tutte le istituzioni ed è su questo impegno che bisogna andare avanti senza distrarci nel tentativo di non sommare ritardi ad altri ritardi, per un porto rifugio che è impraticabile e fuori da ogni possibile rotta”. L’incontro con Aricò è stato favorito dai rapporti politici tra il gruppo locale di Fratelli d’Italia e quello regionale, attraverso lo stesso Catania. Il governo Musumeci non è riuscito a chiudere la procedura del porto rifugio e i ritardi si sono sommati. Ora, ci prova l’esecutivo regionale guidato dal presidente Schifani ma serve fare in fretta se si intende procedere ad investimenti, questa volta guidati dall’Autorità portuale.

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