Porto, Sammito: “Pd diffonde notizie non vere, ritardi iniziati con Crocetta”

 
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Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito

Gela. Prosegue lo scontro sul destino del porto rifugio e coinvolge ex alleati politici. Il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina non ha usato parole di circostanza, richiamando una maggioranza e un sindaco, “genuflessi” davanti alla Regione che taglia e blocca l’iter dei lavori per il porto rifugio. Per Di Cristina, sono chiare le responsabilità del presidente Nello Musumeci e dei suoi alleati forzisti, l’assessore Marco Falcone e il deputato Ars Michele Mancuso. “Il segretario del Pd, dispiace dirlo, ma diffonde notizie non vere – spiega il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito – i ritardi, che ci sono, sul progetto degli interventi per il porto, risalgono alla presidenza Crocetta, segretario, anzi governatore sostenuto dal Pd e dal centrosinistra, e agli allora vertici della protezione civile regionale. L’assessore Marco Falcone, anzi, ha preso in mano una procedura che era ferma, pur non avendone l’esclusiva competenza, perché appunto affidata alla protezione civile. È stato nominato un nuovo responsabile tecnico, per superare i ritardi e i mancati riscontri. La Regione e il Comune stanno lavorando senza sosta. Vorrei ricordare a Di Cristina che stiamo andando avanti secondo quanto era stato stabilito nel programma elettorale, che anche il Pd condivise, nonostante ora si sia trasformato in opposizione”. Secondo Sammito, invece, è a Roma che qualcosa non quadra. “Vorrei capire come mai, solo per Gela, il ministero e l’Ispra chiedano continuamente integrazioni per il progetto del porto. Il senatore Pietro Lorefice – continua Sammito – dovrebbe verificare questo, piuttosto che attaccare continuamente la Regione. Prendersela con il sindaco e con un’amministrazione, che stanno facendo di tutto per superare la stasi di questa procedura, non ha senso”.

Il presidente, invece, dopo aver fatto capire di prendere nette distanze da Pd e M5s, sostenendo la linea Falcone e quella della giunta comunale, riprende il tema di una più ampia collaborazione. “Piuttosto che dividersi – conclude – dovremmo tutti remare nella stessa direzione. Solo così si potranno avere risultati, in una vicenda che riscontra certamente ritardi, sicuramente non addebitabili al governo regionale attuale oppure all’amministrazione comunale del sindaco Greco”.

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