Potenziamento depuratore Macchitella, ok progetto esecutivo: “Gara coordinata da Invitalia”

 
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Gela. Dopo una lunga trafila amministrativa e burocratica, è arrivata l’approvazione definitiva del progetto esecutivo per il potenziamento del depuratore di Macchitella. Prima dell’estate, la Regione aveva rilasciato il decreto a seguito del parere della Commissione tecnica specialistica, che aveva escluso l’assoggettabilità a Via. Il commissario straordinario unico per la depurazione (l’autorità nazionale che segue le procedure) ha rilasciato il provvedimento, che autorizza anche il capitolato d’appalto. Le procedure di gara saranno coordinate da Invitalia. Il sub commissario, l’ingegnere Riccardo Costanza, ha valutato tutti gli atti, a cominciare dall’esito della verifica tecnica del progetto, condotta sempre da Invitalia, e dall’atto di validazione del rup, che hanno sostanzialmente chiuso l’intera procedura. A seguito di un assestamento delle somme disponibili per il progetto, l’ammontare complessivo tocca quasi otto milioni di euro. Al potenziamento del depuratore di Macchitella, che per anni ha generato disservizi con pericolosi scarichi di reflui in mare, è destinato un importo complessivo superiore ai quattro milioni di euro. Si prevede un potenziamento, per arrivare ad una capacità di 25 mila abitanti equivalenti. Interventi considerati strategici, così da assicurare la copertura anche ad altre aree della città, da Manfria e fino ai quartieri sorti con le opere di edificazione degli ultimi anni. La Regione, lo scorso giugno, nel decreto rilasciato aveva precisato che “prima dell’inizio dei lavori dovrà essere trasmessa copia del progetto esecutivo rielaborato in funzione delle prescrizioni impartite da tutti gli enti intervenuti e delle condizioni ambientali del presente parere”. Il progetto esecutivo prevede lavori di “adeguamento” del sistema e di “potenziamento”.

L’impianto è attualmente nella gestione di Caltaqua e in passato fu al centro di un’inchiesta, condotta dai pm della procura, a seguito di sversamenti di reflui in mare. Sul ciclo locale della depurazione è intervenuta anche la commissione parlamentare di inchiesta, con un sopralluogo che risale a due anni fa. Ora, si dovrà individuare l’azienda che si occuperà materialmente dei lavori, attraverso una procedura di gara coordinata dalla struttura di Invitalia. Il progetto si affianca a quello per il raddoppio dell’impianto consortile, all’interno della raffineria Eni, i cui lavori sono partiti sul finire dello scorso anno.

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