“Lavoro, memoria e giustizia contro le mafie”: Ricordate le tante vittime

 
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Gela.
Da Pier Antonio Sandri, ucciso dalla mafia a Niscemi, al parco eolico off shore che dovrebbe sorgere lungo il tratto di costa compreso tra Macchitella e Punta due Rocche.
Il ricordo delle vittime di mafia organizzato dagli esponenti locali di Libera si è caratterizzato per l’apertura all’attualità più immediata.

Giuseppe Spata, tra i responsabili del gruppo di Libera, ha espresso tutti i suoi dubbi davanti all’ipotesi di parco eolico off shore.“Se non sbaglio – ha precisato – l’allora sindaco Rosario Crocetta si era detto contrario a quest’impianti. Perché, adesso, non si esprime?”.
E’ stato, invece, il docente universitario Girolamo Lo Verso a ritornare sui temi legati ala criminalità organizzata. “Al mafioso – ha detto – interessa un’unica cosa, il potere. Tutti gli altri fattori messi in luce dai media hanno solo un ruolo marginale”.

Il sindacalista della Cgil Ignazio Giudice, invece, ha voluto smorzare qualsiasi polemica. “Il sindacato si batte a tutela della legalità – ha ammesso – anche sul fronte dei lavoratori del commercio, con in testa commesse e commessi di tante attività economiche, denunciamo con forza veri e propri fenomeni di sfruttamento e prevaricazione”.
Don Luigi Petralia della parrocchia di Santa Lucia, all’interno dei cui locali si è svolto l’incontro, ha ribadito il ruolo essenziale della memoria per sconfiggere qualsiasi forma di criminalità organizzata.
E’ stato il procuratore capo Lucia Lotti, invece, a sottolineare i cambiamenti della città: passata dall’essere uno dei centri nevralgici della criminalità mafiosa del nisseno, e non solo, a scenario di nuove forme di riscatto sociale. Il magistrato Renata Giunta si è soffermata proprio sul caso di Pier Antonio Sandri morto dopo aver assistito ad un’azione organizzata da picciotti di cosa nostra. Al dibattito hanno partecipato anche il presidente locale dell’associazione antiracket Renzo Caponetti e il magistrato Fernando Asaro.

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