Pratiche edilizie ferme a Palazzo di Città, “spesso non si rispetta ordine cronologico”

 
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Immagine repertorio

Gela. Troppi ritardi e pratiche che rimangono ferme per mesi. Sono tante le lamentele che in questo periodo si concentrano intorno agli uffici tecnici del municipio, soprattutto quelli che si occupano del rilascio di autorizzazioni edilizie. Non ci sono solo i certificati di destinazione urbanistica che non vengono rilasciati da tempo, arrivano forti critiche anche sull’esame di tante pratiche edilizie. Non verrebbe rispettato l’ordine cronologico. Così, diversi professionisti si trovano ad attendere per pratiche presentate nel tempo, ma non esitate; mentre altre, magari depositate successivamente, si trovano già con un’istruttoria avanzata. “Non si capisce perché non debba essere rispettato l’ordine cronologico, con data e numero di protocollo – spiega l’architetto Vincenzo Cascino – in questo modo, si bloccano procedimenti importanti e si dà una mazzata non indifferente ad un intero settore. Una pratica edilizia che non viene esitata, incide sull’indotto, ovvero sui fornitori, sugli edili, su chi lavora in questo settore. Non si riesce neanche ad avere una precisa informazione sulla possibile mancanza di atti, magari da integrare alle pratiche. In ogni caso, ritengo che un principio fondamentale sia quello del rispetto dell’ordine cronologico. Questo deve valere, a maggior ragione, in uffici di enti pubblici, come quelli municipali”.

Quella del professionista non è una voce isolata. Tanti altri operatori del settore, in questo periodo, hanno cercato di chiedere spiegazioni a Palazzo di Città, anche informando i consiglieri comunali. C’è chi non esclude di voler segnalare i fatti alle autorità competenti. Ritardi e mancate risposte si stanno sommando, in attesa che si possa arrivare ad una situazione burocratica vicina a standard normali, anche sul piano del numero di dipendenti comunali da collocare in questi uffici.

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