Prendi l’auto e scappa, la banda colpì in città ma non ci sono le prove certe: assolti in tre

 
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Gela. Non ci sono tutti i necessari riscontri per collegarli alla presunta truffa subita dai titolari di una concessionaria d’auto di via Venezia. Fecero perdere le loro tracce. Così, è arrivata l’assoluzione per Letizia Pignatelli, Ciro Della Noce e Rosario D’Ausilio. Erano accusati di aver avviato le pratiche di finanziamento per l’acquisto di una vettura, utilizzando documenti falsi. Alla fine, sparirono insieme all’automobile senza che i titolari della concessionaria siano mai riusciti a ritrovarli. Dopo la denuncia, partì l’indagine degli agenti di polizia del commissariato e di quelli dell’aliquota di polizia giudiziaria. Si venne a scoprire che i tre erano già stati al centro di diversi episodi dello stesso tipo. Addirittura, nel caso della concessionaria di via Venezia, la pratica di finanziamento venne attivata utilizzando le generalità di una pensionata, residente fuori dalla Sicilia, mai stata in grado di guidare una vettura. Nel corso dell’inchiesta, inoltre, è emerso l’utilizzo di schede telefoniche sempre diverse: uno dei cellulari a disposizione dei tre sarebbe stato fornito di almeno duemila sim. Il legale di difesa, l’avvocato Concetta Di Stefano, però, in più occasioni ha sottolineato come non ci sia mai stato un effettivo riconoscimento dei tre imputati, neanche da parte dei titolari della rivendita d’auto. L’assenza di riscontri certi ha spinto il pm Tiziana Di Pietro a chiederne l’assoluzione, accolta dal giudice Silvia Passanisi.

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