Prestò l’auto al boss Billizzi, Costa prosciolto dal concorso esterno mafioso

 
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Gela. Cade l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, rimane quella di aver assistito un associato ai clan. Si è concluso con tre patteggiamenti uno degli stralci dell’inchiesta antimafia Tetragona.

Il Gup del tribunale di Caltanissetta, Salvucci, ha condannato a undici mesi Giuseppe Costa, assistito dall’avvocato Flavio Sinatra, ma il suo reato è stato derubricato in assistenza a Carmelo Billizzi, cui l’imputato prestò un’autovettura della concessionaria Fiat.

Ha patteggiato invece a dodici mesi Domenico Vullo, che ha usufruito dello sconto in qualità di collaborante. In continuazione con altri precedenti pene è stato invece condannato Valerio Longo, difeso dall’avvocato Giovanni Lo Monaco, che per il possesso di una pistola e l’estorsione in danno dell’imprenditore Nicolò Cassarà, dovrà scontare 2 anni e 8 mesi (due dei quali già espiati). 

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