Presunte minacce su facebook all’imprenditore che lo aveva licenziato, in appello assolto operaio

 
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Gela. Quelle immagini, pubblicate sul suo profilo facebook, non sarebbero state minacce nei confronti dell’ex datore di lavoro, che intanto lo aveva licenziato. E’ arrivata l’assoluzione, in appello, per Filippo Sciandrello. L’ex operaio di una delle aziende che si occupò in passato del servizio rifiuti in città, era stato licenziato da Giuseppe Romano, titolare di un gruppo, impegnato anche in questo settore. Secondo l’imprenditore, alcune immagini raffiguranti armi, pubblicate da Sciandrello dopo il licenziamento, sarebbero state minacce rivolte a lui e alla famiglia. Romano si è costituito parte civile nel giudizio, rappresentato dall’avvocato Fabrizio Ferrara. La difesa di Sciandrello, sostenuta dal legale Giovanni Cannizzaro, ha impugnato la decisione di primo grado, di condanna per l’ex operaio, e in appello ha ottenuto una pronuncia favorevole. Ha spiegato che l’imputato non avrebbe mai avuto intenzione di riferirsi all’imprenditore, anche con alcune frasi scritte sul suo profilo, né di minacciarlo.

Non ci sarebbero state prove concrete che quelle immagini fossero da collegare al licenziamento subito. Nel corso dell’istruttoria di primo grado, l’imprenditore spiegò di aver temuto per la sua famiglia, ritenendo che il licenziamento potesse spingere l’ex dipendente a vendicarsi. I giudici della Corte di appello di Caltanissetta, invece, hanno accolto il ricorso, assolvendo l’ex operaio.

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