Privatizzazione casa Giugno slitta ancora di due mesi, Progetto vita può attendere

 
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Niscemi. Slitta di altri due mesi il subentro della cooperativa Progetto vita vincitrice del bando di gestione della casa di riposo “Giovanni Giugno” giudicato regolare dalla Regione.

La decisione è stata adottata dal presidente dell’Ipab di piazza martiri di Nassiriya, Rosario Antonio Rizzo, durante un incontro in prefettura a Caltanissetta che ha permesso inoltre di avviare un procedimento per salvaguardare l’occupazione di tutti i 23 dipendenti e l’assistenza agli anziani.

“Lunedì andremo a Palermo – assicura Rizzo – dive incontreremo il dirigente del settore alla Famiglia, Maria Antonietta Bullara, per pianificare ogni tipo di procedimento da mettere in campo affinché ci sia un passaggio morbido, non traumatico, nei confronti dei nostri ospiti. Il nostro impegno vuole rispondere alle accuse di una politica locale cialtrona, ribadendo la nostra volontà di salvaguardare ogni posto di lavoro”.

L’incontro prefettizio ha convinto anche i dipendenti che per la quinta volta, in pochi mesi, si erano barricati sul tetto della struttura in segno di protesta.

“L’impegno è stato di dare una proroga di due mesi – prosegue il presidente della casa Giugno – accettata anche dal consorzio Mare sol. Durante questo periodo si prevedono accordi con il consorzio subentrante per agevolare l’avvio degli interventi di lavoro alla struttura, garantire occupazione a tutte le 23 unità lavorative e salvaguardare l’assistenza agli anziani che nel frattempo sono diminuiti a 19. Ogni impegno, attualmente, dovrà consentire alla casa di uscire da questa difficoltà economica. Una difficoltà – accusa Rizzo – che evidenziamo da alcuni anni ma che è costantemente ignorata dalla classe politica.

A seguito delle molteplici criticità abbiamo accumulato un importante debito gestionale. Questo bando permetterà di salvaguardare ogni figura e, soprattutto, il proseguo dell’attività della casa di riposo “Giovanni Giugno – Sacro cuore di Gesù”. Il presidente della cooperativa Progetto Vita, Pietro Biondi, si è detto disponibile ad avviare ogni trattativa”.

Da questa mattina bisognerà appurare oltre il rispetto degli accordi sanciti in prefettura anche la possibilità di adeguare la struttura che, come aveva confermato il primo cittadino, Francesco La Rosa, era risultata non conforme all’ispezione effettuata dal Nas dei Carabinieri. Bisognerà intervenire con urgenza anche per eliminare le irregolarità igienico-strutturali evidenziate dal Nas. “L’affidamento alla cooperativa Progetto Vita – conclude il sindaco La Rosa – consentirà di salvare la struttura dalla probabile chiusura”.

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