Privatizzazione dell’ipab “Giugno”, in prefettura per una nuova proroga

 
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Niscemi. E’ iniziato il conto alla rovescia per affidare la casa di riposo “Giovanni Giugno – Sacro cuore di Gesù” alla cooperativa Progetto vita, vincitrice del bando di gara giudicato regolare anche dalla regione.

Due dei ventitré dipendenti dell’Ipab da mercoledì pomeriggio si sono barricati sul tetto della struttura di piazza Martiri di Nassiriya. Intendono portare avanti la protesta per ottenere garanzie occupazionali.

La loro voce sfocerà con un nuovo vertice in prefettura. Alla base dell’incontro potrebbe esserci anche la richiesta di un ulteriore proroga. Indiscrezioni, quest’ultime, non confermate dagli interessati.

Il vertice nisseno di oggi precederà il termine ultimo del commissariamento della casa che da domani potrebbe accogliere la nuova gestione. Il presidente della cooperativa Progetto Vita, Pietro Biondi, prima di riaprire la struttura ha già annunciato l’avvio di interventi di ristrutturazione e ammodernamento. Un procedimento che lascerà gli anziani fuori dalla casa di piazza Martiri di Nassiriya. Il direttore dell’Ipab Rosario Antonio Rizzo, preferisce non lasciar nessuna dichiarazione in merito. Mercoledì, il primo cittadino, Francesco La Rosa, aveva confermato l’esito dell’ispezione effettuata dal Nas dei Carabinieri a inizio mese.

“Sono state riscontrate irregolarità igienico-strutturali alla casa di riposto – aveva confermato il sindaco – Non sappiamo altro. Attualmente vogliamo solo scongiurare la chiusura dell’Ipab “Giugno” garantendo anche più posti di lavoro possibili. Il bando di affidamento alla cooperativa Progetto Vita consentirà di salvare la struttura che ha rischiato seriamente di chiudere come del resto era accaduto per le case di cura di Caltagirone e San Cataldo”.

Non si esclude che al vertice in prefettura partecipi lo stesso sindaco di Niscemi. Intanto la protesta dei lavoratori non si placa.

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