Pro-Greco ai ferri corti, Nuova Dc: “Faraci offende, Una Buona Idea non fa politica seria”

 
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L'assessore Giuseppe Licata, il coordinatore Nuova Dc Natino Giannone e Cuffaro

Gela. Dopo le urne, nella maggioranza del sindaco Lucio Greco sarà probabilmente necessario rivedere qualche tassello di un’alleanza politica non sempre in linea con le aspettative. In queste settimane, alimentato anche da una campagna elettorale ormai arrivata all’ultima tappa, il duello a distanza (ma non troppo) ha portato alla ribalta una certa incompatibilità tra i civici di “Una Buona Idea” e i cuffariani della Nuova Dc. Secondo i centristi, gli alleati in giunta, che non si rifanno ai partiti, hanno invece gettato la maschera politica appoggiando gli autonomisti dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo. Un “doppiogiochismo” che per i cuffariani non può andare avanti e non a caso hanno chiesto che il sindaco Lucio Greco intervenga, dando una linea precisa. Il consigliere di “Una Buona Idea” Rosario Faraci, pur senza riferimenti diretti, ha criticato il modus operandi dei “ballerini”, che cambiano partito con molta facilità. Parole del tutto inopportune, secondo gli esponenti della Nuova Dc. “Abbiamo sottolineato la strana e inaccettabile posizione del gruppo di “Una Buona Idea” che non può continuare a dichiararsi civico dopo aver scelto, addirittura con clamore e squilli di tromba, di appoggiare il movimento di Lombardo. Il consigliere Faraci, invece di rispondere ad una nostra osservazione politica sulla loro discutibile posizione, che cozza contro ogni logica e che fa acqua da tutte le parti – spiegano i dirigenti locali della Nuova Dc – evidentemente impossibilitato a dare una risposta sensata e razionale, si è lasciato andare ad offese personali che denotano nervosismo e una certa incapacità a gestire i confronti politici.  Ci accusa di avere aderito alla Nuova Dc, scelta questa, coraggiosa e sicuramente non opportunistica. Sapevamo, infatti, che scegliendo Cuffaro ci saremmo esposti ad accuse scontate ancorché ingiuste. Sappiamo assumerci le responsabilità delle nostre scelte e delle nostre azioni”. Il gruppo che si rifà a Cuffaro, invece, ribalta il concetto e dai civici si aspetta una collocazione alla luce del sole.

“Invitiamo il consigliere Faraci e il suo gruppo a fare altrettanto. Ci guadagnerebbero in serietà, evitando di cadere nel ridicolo. Gela ha bisogno di una classe politica seria e non di doppiogiochisti che fanno finta di lavorare per la maggioranza mentre invece si preoccupano della parentela”, concludono. L’aria che tira, nei rapporti tra civici e cuffariani, non è sicuramente delle migliori e in aula consiliare, in settimana, si è abbondantemente notato.

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