Progettare con criterio per un verde pubblico decoroso

 
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Gela. Intervenire sul decoro urbano programmando e progettando con criterio al fine di contrastare le conseguenze negative derivate da un’inadeguata progettazione del verde pubblico. Questo quanto emerso dal convegno “l’importanza della forestazione urbana per città sostenibili e più vivibili” al quale hanno preso parte diverse personalità come agronomi, forestali ed architetti con l’intento di avanzare riflessioni per migliorare il decoro urbano. Un contesto molto complesso, quello della città, nel quale le segnalazioni della totale inesistenza di decoro urbano sono quasi all’ordine del giorno. Una situazione che oramai si protrae da fin troppo tempo e alla quale l’amministrazione ha tentato di porre rimedio senza però raggiungere risultati soddisfacenti nonostante le potenzialità del territorio. “Abbiamo sempre lamentato un verde pubblico non più conforme con il nostro contesto urbano, seppur complesso e difficile, ma non abbiamo la bacchetta magica – dichiara l’assessore al decoro urbano, Giuseppe Licata – sul verde non si è programmato ma oggi vogliamo programmare e progettare anche attraverso un ragionamento che coinvolga l’intero comprensorio così da poter reperire tutte le somme necessarie”. A rimarcare la mancanza totale di pianificazione del verde pubblico, il responsabile della Ghelas, Francesco Trainito, il quale ha evidenziato come in città sussista il contrasto di aree ricche di verde pubblico e di altre in cui invece è totalmente assente. “Quello che ho rilevato è l’inesistenza di piani di manutenzione – afferma il responsabile della Ghelas – Ho, quindi, dato l’input di prevedere, durante la progettazione, dei piani di manutenzione fattibili per l’amministrazione che dovranno gestirli”.

Ad esprimersi sul tema del paesaggio urbano anche l’architetto Mauro il quale ha sottolineato l’importanza di definire il paesaggio intermedio tra la campagna e la città così da porre in risalto la capacità del territorio di rigenerarsi mediante gli obiettivi di tipo sociale ed economico prefissati. “Urbanizzando abbiamo sottratto territorio agricolo, ma l’abbiamo fatto in modo non coerente rispetto alle nostre esigenze né con la capacità di vivere su un territorio – dichiara l’architetto Mauro – è un processo semplice ma richiede progettazione e condivisione con tutti gli attori coinvolti”. Intervenire con un nuovo tipo di pianificazione del verde legato all’estetica, ma soprattutto alla funzionalità, è ciò che propone l’agronomo Rino Borriello il quale rivede nella città un ottimo potenziale dato anche dalla coesistenza di zone turiste ed urbane. Per Borrello è importante anche il verde compensativo, tecnologico e terapeutico. Presente alla conferenza anche il sindaco di Mussomeli, Giuseppe Catania, che, in accordo con il sindaco Lucio Greco ha ribadito l’importanza di un lavoro sinergico e sottolineato gli effetti positive che ne trarrebbe il territorio in termini di sostenibilità ambientale e cura del decoro urbano nonché la programmazione di interventi volti alla realizzazione di una città smart e a misura d’uomo.

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