Progetti a rilento, in municipio task force per arrivare a gare: 35 iter ad otto rup

 
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In centro storico sono stati avviati diversi cantieri che incidono sulla circolazione stradale

Gela. I pochi cantieri avviati in città, coperti dai fondi del Patto per il Sud, di certo non bastano, anche per stare al passo con quello che era l’iniziale cronoprogramma. Molte procedure vanno a rilento, non solo a Palazzo di Città ma anche alla Regione. Nel tentativo di dare un’ulteriore svolta burocratica, è arrivata la decisione di costituire una “task force” in municipio. Così viene definita dal dirigente ai lavori pubblici Antonino Collura, che ha messo la firma sul relativo provvedimento. Il gruppo di lavoro sarà coordinato dall’architetto Raffaella Galanti e vedrà la presenza del geometra Luigi Buttiglieri e del ragioniere Emanuela Carfì. I funzionari del municipio avranno il compito di monitorare le procedure per giungere ai bandi di gara e all’affidamento dei lavori. Altri ritardi, probabilmente, potrebbero avere ricadute ancora più pesanti per l’ente, soprattutto in termini di progetti fermi e finanziamenti in bilico. Per mesi, a più riprese, è stato sostenuto che l’ente non ha personale sufficiente per portare avanti procedure, tutte legate ai progetti già finanziati o in via di definizione.

Sono pochi i rup disponibili e quelli in servizio tra gli uffici comunali devono sobbarcarsi decine di procedure. Lo sblocco dei concorsi per nuove assunzioni dovrebbe essere una prima parziale risposta. Il dirigente Collura, a fine anno, ne ha approfittato anche su questo versante, individuando gli iter da portare avanti, assegnati ad otto rup, che allo stesso tempo devono anche svolgere la funzione di reo (referente esterno delle operazioni). Sotto stretta osservazione sono finiti trentacinque progetti, finanziati attraverso il Patto per il Sud e le compensazioni minerarie. Avranno la precedenza. Ci sono la rete idrica e fognaria a Manfria e Roccazzelle, lo svincolo previsto nella stessa zona, il lungomare, lo stadio e il progetto “Una via tre piazze”. Tutti obiettivi amministrativi dei quali si parla da anni, ma che ancora oggi sono solo sulla carta e altri ritardi potrebbero essere amministrativamente fatali, decretando l’addio ai finanziamenti.

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