Progetti ed energie alternative, forum con Eni: “Potenzialità enormi sul territorio”

 
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Gela. Ospitato nella sede dell’ex mensa presso la raffineria Eni il secondo tavolo di Act Tank Sicilia, organizzato dalla The European House-Ambrosetti, in collaborazione con Eni, Unicredit, Fondazione Sicilia e Gruppo Arena. Focus su Energia, ambiente ed Economia Circolare. Presenti Daniela Baglieri, assessore regionale dell’energia e dei  servizi di pubblica utilità, Francesco Franchi, presidente della Raffineria di Gela, Cetti Lauteta, responsabile scenario sud The European House, Francesco Misuraca, responsabile Attività Ambientali Eni Rewind, Michele Viglianisi, responsabile Circular Economy & Green Refinery Eni. In collegamento da remoto anche Gaetano Armao, vicepresidente della Regione Sicilia. Argo-Cassiopea, bio raffineria, i rifiuti differenziati come nuove risorse per il territorio. La Sicilia, da fanalino di coda dell’Europa, può diventare centro del Mediterraneo. Ha risorse e potenzialità per raggiungere questo ambizioso obiettivo, ma è necessaria una migliore intesa tra aziende private e governi regionale e nazionale. “La regione siciliana, nonostante abbia il migliore irraggiamento solare d’Europa, viene paradossalmente battuta anche da Veneto e Lombardia”, ha commentato il senatore Pietro Lorefice. Terra del sole ma fanalino di coda in Italia per sfruttamento dell’energia solare, rischia, anche in questo progetto di bio gas, di essere relegata a “terra di esperimenti” per poi assistere impotente al trasferimento delle realtà produttive  nel nord Italia, così come waste fuel (il progetto pilota a Gela e l’impianto a Ravenna), ha aggiunto il senatore. “Pnrr, transizione energetica ed ecologica rischiano di trasformarsi in miraggi per la nostra realtà locale”, ha evidenziato il vicesindaco Terenziano Di Stefano. “Progettualità e autorizzazioni sono attualmente scogli insormontabili a livello locale che impediscono l’ottenimento dei finanziamenti stanziati. Inutile parlare di innovazione se non si risolveranno nell’arco delle prossime due settimane. I trenta milioni di euro per la riqualificazione delle due aree degradate della città andranno inevitabilmente persi se l’amministrazione comunale non sarà in grado di presentare i progetti nei 280 giorni previsti dal ministero. Anche Argo-Cassiopea ha costretto l’amministrazione comunale ad una vera corsa contro il tempo (Natura 2000 vincola tutte le autorizzazioni). Il vicesindaco ha chiesto esplicitamente al presidente Franchi di attenzionare il caso Gela e non lasciare che le lungaggini burocratiche vanifichino, per l’ennesima volta, tutti gli sforzi compiuti. “Servono professionisti del settore a supporto degli uffici comunali, per accelerare progettazione e autorizzazioni”.

L’appello del vicesindaco, anche rispetto a Macchitella Lab, è stato accolto dal presidente Franchi che si è dichiarato pienamente d’accordo con le rimostranze sollevate negli interventi, evidenziando come nelle altre regioni italiane esistano organi deputati ad interloquire con le industrie, mentre in Sicilia sono assenti. “E’ chiaro che se in Sicilia i tempi necessari per ottenere un’autorizzazione sono maggiori dei tempi richiesti dal Ministero per ultimare una procedura, avremo perso l’ennesimo treno anche stavolta. E non ce ne sarà un altro perché il Pnrr è l’elemento di svolta che consentirebbe finalmente al nostro territorio di diventare competitivo, in maniera sostenibile, in tutto il mondo”.

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