Progetti, Regione avvia incontri su nuova programmazione: Gela c’è ma non mancano incognite

 
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Gela. Non c’è solo il grosso enigma del bilancio di previsione a rallentare enormemente la macchina amministrativa del municipio, che già da tempo risente degli effetti di una dotazione di personale assai ridotta. L’iter dei programmi di finanziamento, che dalla fase del lockdown in poi ha iniziato decisamente ad ingranare con una lunga sequenza di decreti ottenuti dall’ente, da alcuni mesi si è quasi del tutto arenato. Uno stallo che non piace per nulla al vicesindaco Terenziano Di Stefano, fin dall’inizio convinto che i programmi di finanziamento siano l’unica via di accesso ai fondi per importanti opere pubbliche. I risultati ottenuti con “Agenda Urbana”, almeno a livello di procedure completate, hanno convinto la Regione ad inserire Gela anche nella nuova programmazione 2021-2027. E’ l’unica città, non capoluogo di provincia, a rientrare tra le Aree urbane funzionali. In questa tornata, si potrebbe accedere a fondi per almeno quaranta milioni di euro (insieme ai Comuni di Butera e Niscemi). I primi contatti con le altre amministrazioni comunali, seppur in maniera informale, ci sono stati. Ora, è la Regione a chiamare. Ad inizio dicembre, ci sarà un giro di verifiche con tutti i Comuni ricompresi nella nuova programmazione dei fondi Pr Fesr 2021-2027. Il dipartimento avvierà dei tavoli, coinvolgendo non solo le strutture tecniche degli enti comunali ma anche il nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici. Il problema vero però è che questa nuova programmazione si incastra in un contesto che non ha ancora visto il completamento di quella precedente. “Agenda Urbana”, portata avanti da un gruppo di lavoro fatto da professionisti esterni e funzionari comunali, ha istruito tutte le procedure. Non è stato però ancora possibile arrivare all’affidamento di tutti i lavori. Solo pochi progetti si apprestano alla gara. Per gli altri ci sarà da attendere e l’esiguità del personale in municipio non favorisce l’evolversi di un percorso più agile. Una questione che l’assessore Di Stefano ha già segnalato al sindaco Lucio Greco, al segretario generale Loredana Patti e ora al dirigente dell’unità speciale Pnrr Antonino Collura.

In estate, dopo una verifica condotta al termine di un altro confronto con i funzionari regionali, sono stati individuati quei progetti di “Agenda Urbana” che sicuramente non potranno rispettare le scadenze fissate. Dovrebbero comunque essere garantiti, messi in salvaguardia e coperti con fondi collocati in altri capitoli di spesa. Si farà di tutto per evitare tagli o definanziamenti. Le tante discussioni e le frenate sul bilancio di previsione non creano un clima congeniale. Il gruppo di lavoro di “Agenda Urbana” continua a monitorare tutti i capitoli del lavoro avviato e ha proceduto ad aggiornare i prezziari dei progetti. Serve però una svolta netta, mentre a Palermo gli esperti della Regione sono già proiettati alla prossima programmazione.

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