Progetto “Ciliegino”, altro sollecito a Greco da “Fortore”: chiesto incontro

 
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L'inaugurazione del progetto mai completato

Gela. La corsa alle aree che avrebbero dovuto ospitare il maxi progetto “Ciliegino” di Agroverde è aperta da tempo e le aziende che hanno avanzato richieste, più o meno ufficiali, non mancano. Il sindaco Lucio Greco ha però presentato un piano per l’acquisto di tutti i terreni, che dovrebbe essere finanziato con un fondo da 3 milioni di euro, direttamente prelevato dalle royalties estrattive. Tra le aziende che pubblicamente si sono esposte, c’è “Fortore energia Spa”. La società, con base in Puglia, ha inviato una lettera di intenti e vorrebbe trattare, attraverso la “Electric energy group” di Luigi Mistretta. Ad oggi, non ci sono state risposte da Palazzo di Città. L’azienda che vorrebbe subentrare, rilevando il progetto e coprendo i costi di tutti gli espropri, ha già avanzato un primo sollecito e data l’assenza di riscontri dalle stanze del sindaco, ad inizio settimana ha inoltrato una nuova richiesta di incontro. Nei programmi di “Fortore”, il rilancio del polo agrofotovoltaico mai realizzato potrebbe comportare assunzioni per circa quattrocento unità, alle quali aggiungere anche quelle dell’indotto. Sono queste le indicazioni di massima, fornite da chi ha ricevuto mandato per tentare di avviare la trattativa con Palazzo di Città.

Mistretta, anche pubblicamente, ha chiesto le ragioni delle mancate risposte, nonostante le missive ufficiali fatte recapitare al sindaco Lucio Greco, che dal momento dell’insediamento in municipio ha deciso di seguire personalmente l’intero dossier “Ciliegino”. Anche la Regione sta guardando con attenzione al caso, dopo aver revocato le autorizzazioni che erano state rilasciate alla coop “Agroverde”. In realtà, sono state prorogate per anni proprio dagli uffici palermitani, pur in assenza di sviluppi e con i cantieri mai veramente partiti.

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