Progetto “Ciliegino” fermo da sei anni, vertice in Regione: autorizzazioni ci sarebbero ancora

 
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Una delle aree di quello che sarebbe dovuto essere il cantiere del polo "Ciliegino"

Gela. Sono ancora tanti i punti interrogativi legati al progetto “Ciliegino” di Agroverde, il maxi investimento che almeno sulla carta avrebbe dovuto concentrare risorse finanziarie e occupazionali sul settore serricolo e in quello fotovoltaico. A sei anni dalla posa della prima pietra, ad eccezione dei lavori di sbancamento, tutto è rimasto fermo. A rimetterci sono state tante aziende che hanno partecipato agli appalti per i primi lavori e gli ex proprietari dei terreni che non hanno mai ricevuto le indennità previste. Due diverse amministrazioni comunali, quelle degli ex sindaci Angelo Fasulo e Domenico Messinese, non sono riuscite a venire a capo dei tanti intoppi e delle evidenti anomalie. Da qualche mese, il commissario Rosario Arena (in scadenza a fine aprile) ha messo sul tavolo la questione, organizzando anche incontri con i rappresentanti degli espropriati. Il rischio concreto per il Comune è di doversi accollare un’altra sequela di debiti fuori bilancio. Non è stata esclusa neanche la soluzione della restituzione delle aree e dei titoli di proprietà agli espropriati. La scorsa settimana, Arena e i suoi dirigenti di riferimento, compreso Emanuele Tuccio che segue la vicenda, hanno avuto un incontro con i funzionari regionali dell’assessorato Energia.

Le autorizzazioni rilasciate per il progetto alla coop Agroverde sarebbero ancora efficaci. Ci sarebbe stata l’ennesima richiesta di proroga. Arena e i suoi dirigenti avrebbero acquisito altri dati, nel tentativo di predisporre una soluzione che possa andare bene soprattutto a chi ha subito danni non da poco, senza gravare sulle casse del municipio. Non è da escludere che prima della fine del mandato commissariale possano arrivare le prime determinazioni.

1 commento

  1. le autorizzazioni ci sarebbero ancora? …verificabile dal sito della regione, dipartimento energia, che l’autorizzazione unica è già ampiamente scaduta! Ancora si discute di espropri… Vi ricordo che su questi terreni, è stato eseguito un procedimento di espropriazione per pubblica utilità. Per caso sono stati mai pagati indennizzi? Per caso è stato mai fatto il decreto di esproprio? Solo per il tramite del decreto di esproprio si conclude la procedura di espropriazione. Il decreto deve essere emanato entro cinque anni dalla dichiarazione di pubblica utilità. Se il decreto non viene emanato entro questo periodo temporale la dichiarazione di pubblica utilità perderà efficacia. È evidente che non persistono più nei termini di legge e della norma vigente, le condizioni amministrative che possono supportare “ancora” il progetto ciliegino.

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