“Progetto civico vivo e coerente”, Una Buona Idea: “Fedeli alla città e al programma”

 
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Il direttivo di "Una Buona Idea" si è riunito

Gela. Il nucleo di due anni fa l’hanno mantenuto e vogliono anche ampliarlo. Gli esponenti di “Una Buona Idea”, che hanno avuto un peso elettorale, quasi inatteso, sono stati tra i trascinatori della coalizione “arcobaleno” del sindaco Lucio Greco. Dopo oltre due anni, quasi in risposta ai tanti che in più occasioni hanno annunciato la morte del progetto civico, ribadiscono che la loro traiettoria politica non cambia. Fu il progetto civico a dare il via libera all’avvocato Lucio Greco e oggi, in giunta, c’è l’assessore Terenziano Di Stefano, che è il punto di riferimento, insieme ai consiglieri Davide Sincero e Rosario Faraci. Come avevano preannunciato, hanno fatto un bilancio dell’esperienza amministrativa, nel corso di un incontro del direttivo, convocato dal segretario Rino Licata. “Era il  2017 quando il civismo entrava nella logica verbale e politica della nostra città. Nasceva, è innegabile , a causa della diffidenza dei cittadini nei confronti dei partiti. Se dovessimo dire quindi perché il civismo è nato, dovremmo dire proprio per la diffidenza nei confronti dei partiti. C’era l’esigenza di creare un contenitore umano che nulla avesse a che vedere con la politica e molto avesse a che vedere con quel che la gente stava domandando alla città, un’alternativa, civica, della quale fidarsi. Proprio per questo, abbiamo pensato che fosse giusto offrire a tutte le persone un impegno diretto come amministratori locali e l’opportunità di incontrarsi, confrontarsi, arricchirsi reciprocamente. “Una Buona Idea” – si legge nel documento finale rilasciato dai civici – nasce da quella esigenza di allora che continua ad essere attuale. Non ha mutato la propria natura, non si è lasciata affascinare dai richiami solo per il raggiungimento di singoli obiettivi, dall’incarico all’eterna promessa del posto di lavoro. Non ha ceduto alle logiche partitiche, non ha nemmeno, e questo dà la misura di quanto nel tempo è rimasta fedele alla logica per la quale è nata, cercato casa politica né posizionamenti all’interno di un partito. È rimasta fedele al suo progetto. Verrebbe da dire, senza timore di smentita, che è rimasta sè stessa non piegandosi agli eventi. Non possiamo dire che il lavoro è da ritenersi concluso perché, da allora ad oggi, abbiamo avuto modo di comprendere, non più guardando da fuori ma bensì da dentro, che c’è ancora quella urgenza, per la città, di riconoscersi nelle idee dei liberi cittadini che non hanno nulla a che vedere, perché lo hanno scelto e fedeli alla scelta sono rimasti, con i partiti politici e che sentono il bisogno di non sentirsi chiusi fuori dalle logiche espressive, decisionali, politiche e sociali. Questo è stato, e ancora è, il vero civismo, quello autentico che continuiamo a rappresentare esprimendo la più grande volontà che la natura del civismo contiene in sé innovare la democrazia respingendo ogni forma di demagogia o di sudditanza o prevaricazione”. Un manifesto politico, quello di “Una Buona Idea”, che viene stilato mentre tanti alleati si muovono per cercare di pesare ancora di più negli equilibri del governo cittadino, anche in vista delle prossime scadenze elettorali. Confermano il ruolo di alternativa ai partiti. “Una Buona idea quindi rappresenta quella libertà di espressione e di azione che non si vedeva in città da decenni e che in questi anni, da quando è nato il gruppo, ha dimostrato fedeltà a sé stessa innanzitutto avendo cura di evitare, nel tempo, di cambiare radicalmente diventando un partito o stringendo alleanze con un partito. Se lo avessimo fatto, avremmo reso inutile il nostro sogno del civismo che oggi, invece, saldamente tiene il gruppo unito. Poche regole ma buone, quelle che hanno portato una “Buona Idea” ad essere voce. La prima, che poi di fatto ha rappresentato la vera novità della politica locale, quella di predisporre una lista per le comunali non avendo all’interno nessun ex, ma solo gente con tantissima voglia di lavorare per il nostro territorio, quindi l’anima più bella del civismo, la gente. Gente autenticamente civica. Da aspiranti candidati a sindaco a deputati regionali e nazionali, nessuno credeva in questo concetto di civismo, molti si avvicinavano incuriositi, altri con il solito sorrisino da furbetti sbirciavano ed andavano via – si legge ancora – quasi si sperava in un fallimento. “A unna ana ghiri furriannu”, che era un modo per dire che non avremmo avuto i numeri. Li abbiamo avuti, eccome. Avevamo le idee chiare e avevamo i numeri e avevamo la tenacia e siamo andati avanti. La grandezza di spirito e di animo del gruppo si è percepita immediatamente, potevamo fare a meno  di candidati che numericamente sapevamo non avrebbero portato un grande apporto, non erano i numeri la nostra ossessione, erano le idee, li abbiamo accolti e fatti sedere al nostro stesso tavolo con pari dignità ed opportunità. Alcuni di loro, prima ancora della campagna elettorale, si sono dileguati per paura di fare un torto al proprio capo politico. Una selezione naturale. La nostra non era una guerra ai partiti, la nostra era ed è ancora, l’alternativa ai partiti perché noi stessi abbiamo dimostrato di essere credibili non tradendo, con noi stessi e con la città, il progetto iniziale. Era una sfida e un sogno insieme. Il risultato ha superato le aspettative, 3000 voti di lista e l’elezione di 3 consiglieri. Quando diciamo che il progetto civico esiste ancora, non lo facciamo per difendere a tutti i costi una posizione né perché ci conforta ripetere ogni volta la stessa cosa, lo diciamo perché è ancora vivo quel grande valore di civismo, sia dentro che fuori le istituzioni, e tutto ciò grazie ad “Una Buona Idea” che non ha arretrato di un passo rispetto al proprio progetto interno ma che, invece, con la sua presenza ha mantenuto civico il progetto politico che ha sposato e che non ha mai tradito”. I civici fanno l’elenco di quanto portato a termine, parlando di un lavoro “immenso”. “Sempre presenti nelle adunanze, non è una cosa così scontata. Sono state presentate decine e decine di interrogazioni e di mozioni, riportando in aula il tema dei diritti umani. Progettati ed inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche la Green Way Gela-Manfria, così come il sovrappasso di Macchitella. Avviate le attività per l’accatastamento del PalaCossiga che poi ha consentito l’inizio dei lavori  di riqualificazione ed oggi il nascere dell’Hub vaccinale più importante del Sud Italia. Abbiamo dato una spinta propulsiva ad “Agenda Urbana” definendo tutti i progetti e consegnati ai vari dipartimenti pronti per l’emissione dei decreti di finanziamento che ammonteranno a 20 milioni di euro. Abbiamo utilizzato tutte le somme messe a disposizione dai vari ministeri, 67 mila euro per la realizzazione dell’area fitness; 340 mila euro per la mobilità sostenibile; 220 mila euro per la ciclovia; 60 mila euro per democrazia partecipata che per la prima volta ha visto veramente la partecipazione di migliaia di persone. Presentato il progetto di riqualificazione del parco di Montelungo con l’avviso pubblico “Rigenerazione Urbana” per un valore di circa 6 milioni di euro. Presentato il progetto di riqualificazione del Giardino dell’Acropoli di circa 500 mila euro. Fatti partire i lavori della biblioteca comunale per circa 600 mila euro. In programma i lavori del nuovo “Youth Center” di vico Giardinelli per circa 600 mila euro. In programma, i lavori di riqualificazione della parte esterna del Palazzo Ducale per circa 600 mila euro. Utilizzate le somme ministeriali per l’aggiornamento del sistema   informativo   unico integrato per la gestione dei servizi comunali. Importo 180 mila euro. Utilizzate somme per 170 mila euro per l’illuminazione a Led della Gela-Manfria. Abbiamo ottenuto la metanizzazione di gran parte delle aree a nord della stazione ferroviaria. Abbiamo ottenuto l’allargamento del perimetro delle Zes inserendo tutta la zona industriale ed il porto isola che oggi grazie all’ingresso nell’autorità portuale di Palermo avrà un rilancio non indifferente. Definito e rilasciato il provvedimento per l’inizio del lavori del progetto “Argo-Cassiopea” di Eni. Portato in consiglio lo strumento necessario per progettare la Gela del domani ovvero il Pums ed avviati i lavori del piano dei parcheggi e del piano del traffico. Definito l’aggiornamento del nuovo piano d’azione per l’energia Paesc. Ripristinato l’ascensore del parcheggio Arena. Organizzato uno degli eventi più partecipativi degli ultimi anni ovvero l’Eni Circular Tour con Coldiretti”. Su spinta del gruppo consiliare e del vicesindaco Di Stefano, i civici richiamano inoltre la riperimetrazione del Sito di interesse nazionale. I trenta milioni di euro di “Qualità dell’abitare” e l’avvio dell’iter per cercare di arrivare al centro per l’idrogeno. I civici si fanno sentire, in un momento politicamente molto delicato.

“Il lavoro per tenere in vita il civismo è durissimo e comporta enormi sacrifici ma non ci spaventano – concludono – siamo nati per questo e abbiamo dimostrato, come continueremo a fare, che i sacrifici sono impegni che non disattendiamo, nemmeno quando, nonostante i mille mutamenti politici che si avvicendano, rischiamo, con orgoglio, di essere rimasti gli ultimi a rimanere fedeli a loro stessi perché la credibilità di un gruppo, l’affidabilità, per noi è più importante di tutto ed è la nostra vera forza. Questa forza l’abbiamo espressa sempre con modi garbati, evitando di inasprire i toni, continueremo a farlo e con quella stessa tenacia che fino ad oggi ci ha contraddistinto sapremo come accogliere altri eventuali mutamenti che si paleseranno, non perché sia una guerra a chi è più forte politicamente, ma perché sia un passaggio naturale a chi si è dimostrato, nel tempo, più affidabile nello sposare un progetto custodendolo. Continueremo a lavorare nelle istituzioni, a prender parte alle decisioni che riguardano il territorio finchè nello scacchiere politico riterremo che ci sarà posto per la nostra affidabilità e lealtà, in caso contrario ripartiremo come sempre abbiamo fatto rimarcando un concetto per noi assoluto, abbiamo le idee chiare e siamo tenaci. A riprova di come e quanto il progetto civico di “Una Buona idea”, nella sua natura di allora, continui e non si ferma, il gruppo civico è al lavoro per organizzare un grande incontro dei civici e cogliamo l’occasione per invitare qualsiasi persona ad avvicinarsi e contribuire a cambiare il concetto di politica partendo come sempre dalle idee, e perché no, anche dalle delusioni patite negli anni. Perché non esistono idee buone o meno buone, esistono le buone intenzioni e le buone intenzioni danno sempre vita a buone idee”. Un messaggio alla città, ma anche al sindaco e agli alleati. Pur senza partiti alle spalle, i civici vogliono pari peso politico.

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