Progetto Greco azzoppato, appello ai responsabili rischia di essere una “favola” politica

 
0
Il sindaco Lucio Greco

Gela. Gli assessori dimissionati dell’ultima ora e il miraggio del Governo di Salute Pubblica che metta insieme movimenti e partiti che fino a ieri si sono tirati addosso fango e stracci di ogni tipo è solo l’ultimo tentativo disperato di non staccare la spina ad un “Frankenstein” politico che sin dall’inizio della sindacatura ha mostrato limiti evidenti.
Il governo “Arcobaleno”, che ha provato a mettere insieme Pd e Forza Italia, con autonomisti e centristi, spacciando il tutto per esperimento civico, è andato in frantumi mese dopo mese, fino all’esodo di massa di questi ultimi giorni.
Ed è proprio di fronte alle difficoltà dettate da un bilancio che non si riesce a far quadrare, dalla mole mastodontica di debiti, accumulati soprattutto dalle amministrazioni precedenti di cui adesso però bisogna pagare il conto, e dall’incapacità di trovare soluzioni reali a problemi come quelli legati ai rifiuti o all’acqua, trasformati in un batter d’occhio da vessilli elettorali a vere e proprie croci amministrative, che il Progetto Civico è diventato un Progetto Cinico.
Un progetto mirato semplicemente a portare alla meno peggio, la nave che imbarca irrimediabilmente acqua al porto di fine mandato, lasciandosi semplicemente trascinare dalla corrente.
Alla favola del Governo dei Responsabili, tutti uniti per “Il bene della città”, non ci crede più nessuno, in primis chi la sta proponendo come unica via di salvezza per i gelesi.
È ovvio che, con ben due appuntamenti elettorali alle porte, il possibile ritorno delle elezioni provinciali e le sicure amministrative del dopo Greco, partiti e movimenti di presunta maggioranza o di altrettanto presunta opposizione vogliano sfruttare questo periodo che rimane alla fine del mandato del sindaco come trampolino di lancio per trovare nuove alleanze e costruirsi nuovi spazi di manovra.
Il tutto sparando addosso ad un’amministrazione fragile, con un consenso popolare ai minimi termini e impossibilitata a programmare.
Un vero e proprio tiro al bersaglio dove il target sarà inevitabilmente l’attuale primo cittadino, capro espiatorio ideale per i prossimi candidati alle amministrative.
E anche vero che il mirino sulla schiena Lucio Greco se l’è disegnato da solo in questi tre anni e mezzo di Governo, trascorsi nell’incapacità di costruirsi rapporti istituzionali solidi e relazioni politiche che potessero dargli la serenità per governare.
E così adesso il sindaco si trova in mezzo alla tempesta perfetta, con un Comune senza più dirigenti e un Governo senza più assessori, nell’eterna attesa che i “responsabili” arrivino a salvarlo.

La realtà dei fatti è che, in tutti gli incontri interlocutori portati avanti finora dagli sherpa di partito, travestiti da fini strateghi, non c’è mai stata né mai ci sarà una apertura dei partiti di centrodestra a caricarsi la responsabilità di un governo di fine mandato a queste condizioni.
Non ci sarà Fratelli D’Italia e neanche la Lega, né tanto meno Forza Italia, nonostante il tentativo disperato di qualche azzurro nostalgico.
Senza più stampelle dunque la “Lame Duck” Greco, l’anatra zoppa nel pieno stile dello slang politico statunitense, avrà solo due strade da percorrere.
La prima, richiamare gli assessori dimissionati nella speranza che accettino di tornare dopo la mortificazione subita. Eventualità per nulla scontata, considerate anche le dichiarazioni post dimissioni dell’ormai ex vice sindaco Terenziano Di Stefano, e a loro aggiungere un paio di figure tecniche che traghettino il comune verso la destinazione inevitabile del predissesto.
E la seconda, forse più romantica e probabilmente più improbabile, quella di una presa d’atto di un fallimento evidente, di cui però non si possono addebitare al primo cittadino tutte le responsabilità. Un “Autodafè” che conduca Greco alle dimissioni. Una “dolce morte” dignitosa di un’amministrazione agonizzante che, probabilmente però potrebbe salvare la città da un’ulteriore lenta e lunga agonia.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here