“Progetto Timpazzo viola norme Ue”, Corrao: “Chiesto che se ne occupi la Commissione”

 
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Corrao ha chiesto l'intervento della Commissione Ue

Gela. Una verifica della Commissione Ue, per gravi violazioni. L’europarlamentare Ignazio Corrao è tornato a chiedere l’intervento delle istituzioni comunitarie, anche rispetto ai progetti per Timpazzo, con l’aumento del quantitativo di rifiuti conferibile. “Con quale faccia la Regione si ostina ancora a considerare il territorio di Gela come un enorme buco nero da inquinare impunemente? Il raddoppio della discarica di rifiuti urbani di Timpazzo non solo provocherebbe danni ambientali enormi, soprattutto per un territorio già ampiamente compromesso, ma sarebbe l’ennesima spada di Damocle sulla salute dei cittadini. Questo ampliamento viola le più elementari norme comunitarie e nazionali, per questo ho chiesto alla Commissione Ue di intervenire per tutelare la comunità locale”, dice. Corrao, che sta seguendo anche il caso del fiume Gela e delle sostanze immesse nelle acque, definisce “folle” il progetto che tocca il sito di Timpazzo.

“Questo ulteriore allargamento della discarica – sottolinea – è assolutamente folle, sia dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista legale, perché risulta in contrasto con il piano rifiuti della Regione Sicilia, con il piano di gestione del sito Natura 2000 e con le misure minime di conservazione dei siti naturalistici. Pure la Riserva Naturale del Biviere, che ha il dovere di difendere la biodiversità del territorio, ha espresso un deciso parere negativo ma nonostante ciò, per assurde ragioni di silenzio assenso, la commissione tecnica specialistica della Regione ha comunque portato avanti l’iter escludendone la valutazione d’incidenza. Per di più la discarica esistente non ha mai attuato le prescrizioni del provvedimento Aia del 2013 e non è stata prevista una procedura Aia per questo nuovo ulteriore allargamento. Ci sono tutti gli elementi per interrompere questo piano che è un vero e proprio attentato alla salute e all’ambiente del territorio gelese. Per questo ho chiesto alla Commissione Ue di intervenire immediatamente su queste palesi violazioni comunitarie. La Regione si metta in testa che Gela non è la discarica della Sicilia”.

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