Progetto videosorveglianza, firmato patto in prefettura: ora deciderà il ministero

 
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Immagine di repertorio

Gela. Per tentare di avere uno strumento in più nel contrasto alla criminalità, soprattutto quella che si muove di notte e non risparmia neanche le attività commerciali, l’amministrazione comunale ha approvato un progetto per una nuova videosorveglianza. Poco meno di un milione di euro (998 mila euro), con almeno cinquanta punti di ripresa, sparsi in aree della città considerate a forte rischio e da concordare con le forze dell’ordine. La progettazione non esclude che successivamente si possano integrare ulteriori punti di ripresa. Palazzo di Città userà 49 mila euro, di fondi propri, mentre il resto dovrebbe arrivare dal ministero. Questa mattina, il progetto è stato presentato alla prefettura di Caltanissetta, insieme a quelli previsti per molti altri Comuni della provincia. Sono stati sottoscritti i “patti per l’attuazione della sicurezza urbana”.

“Sono state individuate le aree dei rispettivi territori maggiormente interessate da situazioni di degrado e illegalità, lì prevedendo l’installazione di impianti di videosorveglianza. Tali dispositivi assumono una particolare valenza ai fini del potenziamento della prevenzione generale, in un’ottica di “sicurezza integrata”, anche a supporto dell’attività della polizia giudiziaria – fanno sapere dalla prefettura – attraverso l’implementazione dello scambio informativo tra le forze di polizia locale e quelle statali”. I progetti di videosorveglianza, compreso quello del Comune di Gela, saranno inoltrati al Ministero dell’interno, con una relazione della prefettura sul contesto criminale del territorio.

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