Programmi di finanziamento a rischio? Caso in consiglio: “Non si perdano i fondi”

 
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Giudice, Farruggia e Ascia

Gela. Le casse municipali in piena crisi sono una ragione più che sufficiente per focalizzare l’attenzione sulle tante linee di finanziamento che in questi quattro anni l’amministrazione comunale è riuscita ad intercettare. Poche settimane fa, è stata anche sottoscritta la convenzione per la nuova programmazione regionale dei finanziamenti 2021-2027, già ribattezzata “Agenda Urbana 2”. Il rapporto reso pubblico da Fondazione con il Sud, però, qualche ombra inizia a stagliarla sul futuro più immediato degli iter di finanziamento. E’ conclamata la carenza di organico negli uffici comunali, che non consente di concentrare personale esclusivamente sui progetti. A questo proposito, il timore di una stasi eccessiva, che potrebbe significare lasciare in bilico milioni di euro di finanziamenti, ha spinto i consiglieri di “Unità progressista” a presentare un’interrogazione, che verrà discussa nel corso del question time della prossima settimana. I consiglieri Virginia Farruggia del Movimento cinquestelle, l’indipendente Paola Giudice e la rappresentante di “Rinnova” Alessandra Ascia, vogliono avere un quadro preciso e chiedono alla giunta se effettivamente ci siano i rischi paventati nel rapporto di Fondazione con il Sud. Tra le pieghe dell’interrogazione, emerge la necessità che ci sia un cronoprogramma da sviluppare fino alla conclusione del mandato del sindaco Lucio Greco. I consiglieri progressisti, richiamando uno dei target principali, il programma di finanziamento “Qualità dell’abitare”, precisano che “ha già ricevuto le prime anticipazioni pari a 3 milioni di euro e che il Comune ha già destinato parte delle royalties, una somma pari a 1,5 milioni di euro, per la progettazione”. Sono tutti stanziamenti che non vanno resi vani e ancora una volta è proprio sui finanziamenti che l’amministrazione dovrebbe accelerare, come la scorsa settimana ha spiegato l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, che nella sua esperienza nel governo cittadino ha avuto un ruolo importante nel disegnare la mappa delle priorità e dei progetti.

Dopo la rivisitazione della giunta comunale, il settore è stato affidato all’assessore Francesca Caruso ed è il dirigente Antonino Collura a coordinare tanti capitoli, a partire dalla struttura speciale dell’unità Pnrr. Sia l’assessore che il dirigente intendono proseguire sul solco già tracciato anche se le difficoltà non mancano. Il gruppo di lavoro costituito da professionisti esterni ha spesso sopperito ai vuoti. C’è “Qualità dell’abitare” (che ha assicurato un totale di trenta milioni di euro) ma ci sono inoltre “Agenda Urbana” (con un percorso ancora aperto), la nuova programmazione regionale (con un budget da settanta miloni di euro), i finanziamenti destinati alle “città medie” del sud Italia e più in generale l’intero perimetro dei fondi che si muove intorno al Pnrr. Per i consiglieri progressisti, sono voci da mettere in salvaguardia, senza farsi trascinare nelle sabbie mobili della crisi finanziaria, dato che questi fondi hanno comunque una loro autonomia di spesa.

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