Proiettili ritrovati nella sua vettura, confermata l’assoluzione per un elettrauto

 
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Gela. Nella sua Fiat Multipla vennero trovati diversi bossoli esplosi e un proiettile ancora integro. Controlli che hanno portato a processo un elettrauto cinquantacinquenne. Per i pm della procura, infatti, c’era il sospetto che fossero legati all’uso di un’arma. Tesi che però è caduta in primo grado, con l’assoluzione emessa dal giudice del tribunale di Gela e confermata anche in appello. Dopo il verdetto favorevole di primo grado, la procura generale ha impugnato quella sentenza, chiedendo la condanna dell’imputato. Anche nel giudizio d’appello, la difesa, sostenuta dall’avvocato Salvo Macrì, ha però dimostrato che quanto ritrovato nella vettura non si poteva considerare un vero munizionamento. Solo un proiettile era ancora integro e gli altri tutti già esplosi.

L’imputato ha sempre spiegato di averli ritrovati durante una passeggiata a Montelungo, nei pressi dell’ex poligono di tiro. Non avrebbe invece mai usato armi. Una ricostruzione portata avanti dalla difesa che è riuscita ad ottenere l’assoluzione anche in appello.

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